Il giusto, il sognatore, il silenzioso. Colui che ha accolto il mistero di un Dio che è entrato nella sua vita cambiandogliela definitivamente. Un Dio che gli ha “soffiato” la fidanzata. Non sappiamo quasi nulla di lui, presenza essenziale ma defilata nel grande racconto evangelico.
La comunità non ha conservato nemmeno una sua parola. Solo gesti concreti che hanno permesso a Maria, sua amatissima sposa, e a Gesù di essere accolti, custoditi, protetti, amati. Dal censimento, al durissimo periodo della fuga in Egitto, alla quotidianità apparentemente insignificante di Nazareth, Giuseppe giusto ha posto la sua vita nella mani del progetto di Dio, abitando fedelmente il ruolo che il Padre aveva deciso per lui, padre.
Quante volte anche noi viviamo vite marginali, affatto interessanti, lontane dai riflettori ma che, nella logica di Dio, diventano essenziali nel realizzare il suo sogno d’amore sull’umanità!
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