Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 19 Luglio 2021 – Mt 12, 38-42

757

Ti serve un segno? Sul serio? Un segno dell’amore di Dio che si rivela in Gesù? Un segno del fatto che il Maestro abita la tua vita, se lo accoglie, e la riempie di speranza? Un altro segno?

Non uno, ma tre segni ci consegna il Signore: la sua resurrezione dopo essere rimasto per tre giorni, come Giona, nel ventre della morte; la testimonianza dei profeti che ci richiamano alla conversione; il desiderio di conoscenza e di sapienza che ha spinto la regina di Saba ad incontrare Salomone…

Questi sono i segni che permangono: il risorto, la profezia, la sapienza. Tutti gli altri sono ambigui, inutili, a volte pericolosi. Le apparizioni, i miracoli, i prodigi possono affascinare, turbare, stupire, ma raramente convertono. Solleticano, certo, ma non spingono alla vita nuova.

Questi sono i segni della presenza del Signore, oggi. E non ce ne vengono dati altri. Spalanchiamo il cuore e lo sguardo per riconoscerli.