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Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 19 Giugno 2024

Commento al brano del Vangelo di: Mt 6,1-6.16-18

L’elemosina, il digiuno, la preghiera sono, per ogni esperienza religiosa strumenti che favoriscono la crescita interiore. L’elemosina, anzitutto: accorgersi di quante persone accanto a noi vivono nella povertà e nella miseria, accogliere, allargare il cuore e il portafoglio.

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La preghiera, intesa come lettura orante della Parola, come meditazione quotidiana della propria realtà a partire dal Vangelo, come intercessione per i fratelli e le sorelle che con noi camminano nel discepolato.

Il digiuno, astenendosi dagli eccessi del cibo e dell’alcool, vivendo con moderazione il rapporto col cibo, nuovo idolo dell’Occidente, astenendosi dal pettegolezzo, dalla violenza verbale, dal vittimismo. L’attenzione al povero, il dominio degli appetiti, la meditazione e la preghiera sono essenziali alla conoscenza di Dio.

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Ma chi vuole conoscere e seguire il Dio di Gesù, dopo avere accolto le beatitudini, dopo avere purificato e alleggerito le norme che disciplinano la vita morale, distinguendo ciò che proviene da Dio da ciò che è tradizione degli uomini, deve compiere un ulteriore, impegnativo cammino, quello dell’autenticità.

Perché, come puntualmente fa notare il Signore, il rischio è quello di indossare una maschera. Devota, ma pur sempre una maschera. E di apparire come non si è, più attenti a mostrare agli altri le proprie virtù, in modo che nascondano i vizi, che a cambiare.

Dio vuole dei figli, non dei giusti, dei peccatori perdonati, non delle belle mascherine. Invece siamo ancora troppo legati all’apparenza, anche santa, anche devota, per “meritare” l’attenzione di Dio che, invece, è totalmente gratuita e donata senza misura.

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La vita del discepolo è in continua, serena conversione, sapendo che è un percorso che dura tutta la vita, che è fatto di piccoli passi possibili, che è una conversione dettata dal desiderio di conoscere l’amato. A partire da me, a partire da qui, a partire da oggi.

Il mondo non ha bisogno di modelli ma di testimoni, di persone autentiche che lascino trasparire il Maestro in ogni parola, in ogni azione.

FONTE: Amen – La Parola che salvaIl blog di Paolo

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