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Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 18 Settembre 2024

Commento al brano del Vangelo di: Lc 7,31-35

Anche noi, come i bambini che litigano in piazza, di cui parla Gesรน, non siamo mai contenti. Una fede troppo rigida, ascetica, eroica come quella del Battista non ci piace. Ma nemmeno una tollerante e compassionevole come quella proposta da Gesรน.

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E cosรฌ via, di questo passo: era meglio il parroco di prima, era meglio il papa di prima, era meglioโ€ฆ Non siamo mai soddisfatti, mettiamo sempre alla sbarra Dio e le sue scelte, passiamo il tempo a lamentarci come dei bambini viziati.

Di cosa accusiamo Dio? Certo, nella nostra vita possiamo avere dei momenti difficili e certe persone sono segnate da tragedie che meritano silenzio e rispetto. Ma tutti gli altri? Tutti quelli che, come me, come la maggioranza fra noi, hanno vite mediocri con contrattempi mediocri? E passiamo la vita a lamentarci?

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Se solo fossimo piรน onesti con noi stessi! Se avessimo il coraggio della veritร , dellโ€™onestร ! Se avessimo quel minimo di umiltร , cioรจ la capacitร  di essere concreti e autentici, per dire che siamo persone che ancora devono cambiare e convertirsi!

Gesรน รจ il principe della tolleranza e del dialogo, siamo onesti. Davvero mette tutta la sua capacitร  per accogliere, per capire le ragioni degli altri. E, con garbo, esprime le sue idee, le sue opinioni, poi, davanti ad un muro, anche la sua pazienza cede e, allora, si scatena una santa rabbia come nel caso dei mercanti del tempio.

In questo breve scambio di battute, invece, mette a fuoco uno dei piรน sconfortanti modi di fare di chi non vuole cambiare: fare i capricci. Mai soddisfatti di nulla, sempre cupi, rancorosi, rabbiosi, passiamo la vita a lamentarci di ciรฒ che non funzionaโ€ฆ negli altri. Basterebbe un poโ€™ di onestร  per chiamare le cose con il loro nome e iniziare a cambiare noi stessi!

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Diventiamo adulti, allora, guardiamo con sapienza alla vita, non facciamoci ingannare. Andiamo allโ€™essenziale, gioiamo delle tante cose che abbiamo scoperto e ricevuto, lasciamo crescere in noi la serena speranza della presenza di Dio. Per diventare grandi nella fede e smetterla di piagnucolare.

FONTE: Amen โ€“ La Parola che salvaIl blog di Paolo

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