Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 18 Marzo 2020 – Mt 5, 17-19

Non รจ un anarchico Gesรน, non vuole radere al suolo la fede da cui proviene, non si pone in contrapposizione allโ€™esperienza del popolo ebraico.

Al contrario si sente figlio del suo popoloย  pretende di recuperare il senso autentico e profondo della Legge, di riportarla alla sua origine. Non condivide la proliferazione delle norme, la cosiddetta Legge orale, che prescrive fin nei dettagli la vita del credente, organizzandola in oltre seicento precetti.

Piรน volte il Signore ridicolizza certi eccessi o, meglio, fa vedere come lโ€™osservanza non รจ nulla senza lo spirito giusto. รˆ inutile pagare la decima sulle spezie e trascurare la caritร , inutile contare i passi i giorni delloย shabbatย e non guarire un uomo.

Non รจ venuto a cambiare ma a portare a compimento, a lasciar fiorire e portare frutto, a completare la Legge che Dio ha donato agli uomini perchรฉ possano conoscerlo e conoscersi.

Gesรน รจ un rivoluzionario perchรฉ rispetta dal di dentro le norme, perchรฉ ne coglie lโ€™anima, perchรฉ non fa il soldatino ma lโ€™uomo realizzato e pienamente maturo.

Anche noi possiamo vivere le norme legate alla fede riportandole alla propria origine, al significato profondo.

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