Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 18 Maggio 2021 – Gv 17, 1-11

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Ha parlato ai suoi discepoli, ha aperto loro il suo cuore, ha spalancato la sua anima. Ora è tutto chiaro, la Parola ha parlato, il Verbo si è manifestato. Ora parla al Padre nella grande preghiera sacerdotale lui, ponte fra l’Eterno e gli uomini. E prega, chiede, affida. Prega per i discepoli, i suoi discepoli.

Sono suoi, gli sono stati affidati dal Padre, a lui sono stati condotti, a lui siamo stati condotti, tutti. E abbiamo creduto che la parole del Signore Gesù sono parole che provengono da Dio perché lui e il Padre sono una cosa sola. Quanto amore manifesta Gesù per i suoi discepoli!

Quanto gli stanno a cuore! Quanta compassione e tenerezza emergono da queste parole così intense, pronunciate da un condannato a morte! Non c’à traccia di astio, di paura, di rabbia nelle sue parole, solo un desiderio infinito di consumarsi come una candela per dare luce a tutta l’umanità sprofondata nella tenebra.

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