Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 18 Giugno 2021 – Mt 6, 19-23

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Esiste, la tenebra. Quella cupa, sorda, inquietante che portiamo nascosta in noi stessi. Quella che nascondiamo agli altri, rabbiosa, violenta, che a volte ci spaventa.

Esiste, certo, perché siamo impastati di acqua e di fango. Ma è lo Spirito di Dio che ci dona vita, ci rianima, ci rialza, ci permette di esistere e di vivere. E la nostra vita, drammaticamente libera, splendidamente libera, è un continuo passare dalla luce alla tenebra, da ciò che costruisce (noi, gli altri, il mondo) a ciò che distrugge.

Nello sguardo riconosciamo quanta tenebra ci abita. Uno sguardo giudicante, malizioso, contorto, che vede il male anche dove non c’è, manifesta una logica oscura, che ci allontana da Dio. Lasciamo la luce del Vangelo entrare in noi stessi, inondare ogni angolo più remoto del nostro inconscio, perché il nostro sguardo diventi come quello di Dio: limpido e pieno di luce.

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