Solo i cani si accorgono di Eleazaro, l’unico protagonista di una parabola di cui Luca menziona il nome. È gettato come uno straccio alla porta del ricco senza nome, che ha fatto della sua vita un lusso sfrenato, signore del tempo: banchetta tutti i giorni decidendo che ogni giorno è festa.
Non un uomo malvagio, Gesù non lo dice, ma un uomo distratto, blindato nel suo mondo autoreferenziale. Poi sorella morte, ‘a livella come diceva Totò, allinea tutto e Lazzaro, finalmente, riceve l’abbraccio che tutti gli hanno negato. Un abbraccio che sana, che salva, che scoglie.
Non così per il ricco, divorato dalle fiamme, che non riesce a superare quell’abisso che lui stesso ha creato con anni di indifferenza agli altri. Un abisso che nemmeno padre Abramo riesce a colmare perché anche Dio fa quel che può e non fa violenza sulle nostre scelte anche se sconsiderate.
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È tempo di accorgersi di Lazzaro.
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