Inizia il conto alla rovescia per il Natale ormai alle porte. Natale forzatamente propostoci come la festa della famiglia, della bontà, che trasuda belle immagini e buoni sentimenti.
Bene, sia, d’accordo: ci facciamo doni perché Dio si è fatto dono, accendiamo le luci perché la luce è entrata nella nostra vita. Ma, vi prego, ascoltiamo anche la nostra anima, lasciamo che questo Cristo ancora nasca nei nostri cuori. Lasciamoci amare, ancora una volta.
E Matteo ci ricorda che la scelta di Dio di diventare uomo è l’ultimo atto di una storia d’amore che viene da molto lontano attraverso le storie di uomini e donne cercatori di Dio che in qualche modo hanno contribuito a realizzare una Storia di salvezza. Ascoltando quell’elenco di nomi astrusi restiamo perplessi ma il significato è preciso e destabilizzante: Dio si comunica all’umanità non attraverso le gesta eroiche e roboanti di semidei ma attraverso le vite, a volte poco esemplari, di persone che accolgono il suo progetto.
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Fino a noi oggi, se lo desideriamo.
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