HomeVangelo del GiornoPaolo Curtaz - Commento al Vangelo del 16 Novembre 2023

Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 16 Novembre 2023

Come il lebbroso samaritano si vede guarito anche noi siamo chiamati a vedere, ad andare oltre, a spalancare lo sguardo e sollevarlo verso l’altrove. La vita, questa giornata, è fatta di sguardi, di modi di vedere, di segni da interpretare. Spesso siamo trascinati dalle cose, dalle emozioni, dagli eventi: non scegliamo veramente, come potremmo farlo?

Come quando si sale su un treno e si è costretti a procedere in una direzione senza mai veramente poter scegliere. Il lavoro, gli affetti (se ci sono e non sono nuclei di morte), la durezza della vita quotidiana con i suoi ritmi forsennati per alcuni e la solitudine infinita per altri… non è facile accorgersi del cielo dentro di noi.

Ecco allora che la preghiera, anche questa piccola sosta, ci aiuta a sollevare lo sguardo per vedere l’opera di Dio nella nostra piccola vita. Senza correre dietro a chi vede Dio ovunque o millanta visioni, senza cedere alla lusinga dello straordinario, dello stupefacente, dell’apparizione, siamo chiamati, sul serio, a vedere il Regno presente in mezzo a noi, a vedere la presenza di Cristo, come folgore, attraversare i nostri cieli e i nostri cuori.

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È lo Spirito, invocato, accolto, amato, riconosciuto, che ci permette di leggere i tanti piccoli segni che annunciano la presenza di Dio, da quella chiamata inattesa, all’incontro, alla frase che l’algoritmo social mi consegna. È un gioco di sguardi, di impercettibili movimenti, che ci aiutano a riconoscere la grande opera di Dio che si sta realizzando attorno a noi e in noi.

È già in mezzo a noi, il Regno, nel volto dei fratelli e delle sorelle che amano, che perdonano, che donano la vita, che fanno fiorire le parole del Vangelo. L’apparenza ci inganna: ci fa credere che il mondo precipiti nel caos, che Dio sia sconfitto dall’odio inarrestabile degli uomini, che tutto sia stato inutile. Ci vuole fede, e tanta, per credere alle parole del Signore. Ma ci credo. Guarda.

FONTE: Amen – La Parola che salva
Commento al brano del Vangelo di:  ✝ Lc 17,20-25

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