Passa il Nazareno. Passa nelle nostre vite, passa nella nostra quotidianità, ci raggiunge attraverso mille piccoli rivoli di luce come sa fare chi ama intensamente. E lo possiamo intercettare anche se ciechi, anche se mendicanti, anche se seduti ai margini della vita.
Possiamo interrogare chi ci sta accanto, chi lo proclama Maestro e Signore. E gridare con tutto il fiato che abbiamo in corpo, chiedere pietà, chiedere salvezza, chiedere vita. Passa, il Signore e con umiltà nella preghiera del cuore invochiamo il suo nome e la sua attenzione.
E si ferma, il Maestro, non tira diritto, non fa l’indifferente, e ci restituisce la luce, ci restituisce la dignità e la vita, ci permette di diventare discepoli, infine. Siamo ciechi, e mendicanti, e ai margini ma non siamo soli, non siamo abbandonati, non siamo persi. C’è un Dio che si ferma e si occupa di noi. Sì, possiamo lodare e glorificare Dio.
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