Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 15 Giugno 2021 – Mt 5, 43-48

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Gesù continua con il discorso della montagna: se non viviamo le beatitudini siamo come un sale insipido. Se facciamo come tutti gli altri, cosa facciamo di particolare?

Se amiamo chi ci ama, salutiamo chi ci saluta, prestiamo soldi a chi ce li restituisce, cosa facciamo di così particolare? Me lo vedo, il Signore, prenderci un po’ in giro. Noi che ci sentiamo già martiri per avere sopportato un commento negativo, o santi per avere dato una mano in parrocchia…

Non prendiamoci troppo sul serio: abbiamo ancora tanta strada da fare, imitando il Signore che, per primo, ha vissuto il paradosso dell’amore amando i suoi nemici e pregando per la loro conversione! E, lungo la storia, altri fratelli e sorelle hanno vissuto lo stesso paradosso e se noi, oggi, siamo discepoli è perché il Vangelo, nella sua novità, ha illuminato la nostra vita.

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