La suocera di Pietro è guarita dalla febbre e si mette a servire il Maestro. La comunità dei credenti, guarita dalle proprie malattie interiori, liberata dai demoni che la infestano e che deve tenere lontano dalla propria sinagoga, si mette a servizio del Regno e del Signore perché egli possa portare il Vangelo in ogni villaggio.
Questa è la Chiesa: la comunità di coloro che, guariti interiormente, mettono le proprie forze, il proprio cuore e la propria intelligenza nelle mani del Signore affinché egli passi e converta i cuori. La giornata di Gesù, come la nostra, è frenetica e piena zeppa di impegni: il Signore non rifiuta i malati che gli vengono portati di sera.
Si vede il desiderio profondo, da parte di Gesù, di fare il bene, di sanare, di annunciare, di convertire: non pensa a se stesso, al proprio meritato riposo, mette al centro della propria vita il bene degli altri.
E i discepoli scoprono il segreto di tanta generosità, di tanto equilibrio, di tanto amore: Gesù ruba del tempo al sonno e si mette a pregare, si alza nel cuore della notte per intessere un amorevole dialogo col Padre che gli permette di acquisire forza e compassione da donare durante la giornata.
Anche noi, come Gesù, facciamo diventare la preghiera il motore della nostra azione, il segreto della nostra serenità.