HomeVangelo del GiornoPaolo Curtaz - Commento al Vangelo del 14 Novembre 2024

Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 14 Novembre 2024

Commento al brano del Vangelo di: Lc 17,20-25

Come il lebbroso samaritano si vede guarito, anche noi siamo chiamati a vedere. Senza correre dietro a chi vede Dio ovunque o millanta visioni, senza cedere alla lusinga dello straordinario, dello stupefacente, dellโ€™apparizione, siamo chiamati, sul serio, a vedere il Regno presente in mezzo a noi, a vedere la presenza di Cristo, come folgore, attraversare i nostri cieli e i nostri cuori.

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รˆ giร  in mezzo a noi, il Regno, nel volto dei fratelli e delle sorelle che amano, che perdonano, che donano la vita, che fanno fiorire le parole del Vangelo. Lโ€™apparenza ci inganna: ci fa credere che il mondo precipiti nel caos, che Dio sia sconfitto dallโ€™odio inarrestabile degli uomini, che tutto sia stato inutile.

In queste ultime settimane a conclusione dellโ€™anno liturgico, la Chiesa ci invita ad alzare lo sguardo, a leggere le ultime pagine del libro per sapere come andrร  a finire la Storia (e la nostra storia). E Gesรน, che rivela una grande conoscenza dellโ€™animo umano, ammonisce i discepoli delle primissime comunitร  (e noi) a non correre dietro a coloro che vedono continuamente il ritorno imminente del Signore, a coloro che cercano segni, conferme.

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Non sappiamo quando tornerร , semplicemente sappiamo che lo farร , e sarร  un gesto definitivo e luminoso di amore per ciascuno di noi. Nel frattempo, ammonisce il Maestro, impariamo a riconoscere i segni della presenza del Regno in mezzo a noi nelle piccole cose. Siamo noi a costruire la trama del Regno, giorno per giorno, vivendo da amati e amando.

E quando sarร  il tempo, quando sarร  lโ€™ora, quando avremo detto di Dio a tutti, allora la storia si concluderร  in un tenero abbraccio. Lo so: ci vuole (tanta) fede per credere che la violenza, lโ€™odio, le guerre siano le doglie del parto di un mondo nuovo, ci vuole (tanta) speranza per spegnersi, per non chiudersi in una bolla santa e sacra.

Ma questo ci viene chiesto: diventare degli scrutatori della presenza del Signore fra le piaghe infette della Storia.

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FONTE: Amen โ€“ La Parola che salvaIl blog di Paolo

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