Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 14 Novembre 2019

È in mezzo a noi, il Regno di Dio. Si manifesta con discrezione, non diamo retta ai falsi profeti che incutono timore, che spaventano le persone pensando, così facendo, di condurle a Dio.

Qualcuno lo può spiegare ai tanti (troppi) veggenti che annunciano catastrofi imminenti, segreti terrificanti, tragiche rivelazioni private? Qualcuno può spiegare alla brava gente che non abbiamo bisogno di novità inutili perché Gesù ha già detto tutto?

E la possiamo smettere di correre dietro ai fanatici e alle presunte apparizioni di ogni ordine e grado? È chiaro e tagliente il Signore: il Regno è in costruzione e va riconosciuto, non si impone, non appare, va riconosciuto e accolto nella sua dimensione ordinaria e quotidiana. Il Signore è come una folgore che passa, un fulmine che dura qualche istante ma che illumina ogni tenebra, ogni notte, ogni oscurità.

È luce che passa improvvisa: a noi è chiesto di tenere gli occhi spalancati per poterlo riconoscere. Animo, cercatori di Dio!, il Signore costruisce con noi il Regno nella piccolezza delle nostre parrocchie, riempiendo di speranza lo sforzo che facciamo di mantenere accesa la speranza in attesa del giorno (sconosciuto) del suo ritorno nella gloria!

Fonte

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI

Il regno di Dio è in mezzo a voi

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 17, 20-25

In quel tempo, i farisei domandarono a Gesù: «Quando verrà il regno di Dio?». Egli rispose loro: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione, e nessuno dirà: “Eccolo qui”, oppure: “Eccolo là”. Perché, ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi!».
Disse poi ai discepoli: «Verranno giorni in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell’uomo, ma non lo vedrete. Vi diranno: “Eccolo là”, oppure: “Eccolo qui”; non andateci, non seguiteli. Perché come la folgore, guizzando, brilla da un capo all’altro del cielo, così sarà il Figlio dell’uomo nel suo giorno. Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga rifiutato da questa generazione».

Parola del Signore

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