Quel siate perfetti come il Padre raccolto da Matteo aveva probabilmente creato qualche problema di troppo nelle comunità, dove, probabilmente, qualche fenomeno aveva interpretato quelle parole come un invito a sentirsi migliori, diversi, illuminati.
Così Luca ricorda a loro, e a noi, in cosa consiste la perfezione del Padre: nella misericordia, nel donarsi, nell’amare senza misura. La misericordia: crasi fra due parole, la miseria e il cuore. Dio guarda alla nostra miseria con un cuore grondante benevolenza.
Ha a che fare la compassione, la misericordia, perché guarda alla fatica, al limite, con passione, coinvolgimento, empatia, senza giudizio, senza condanna.
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Ecco, quindi, quello che intende dirci Gesù: imitiamo Dio, oggi, nel suo vedere le miserie e le fatiche nostre e degli altri con un cuore compassionevole, che accoglie, che agisce, che ama e, amando, cambia il cuore di chi incontreremo. E il nostro.
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