Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 14 Giugno 2023

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Gesù non è un anarchico, un demolitore, un rivoluzionario. Non nel senso che intendiamo noi, almeno. Spesso semplifichiamo e banalizziamo la realtà immaginandoci un Dio scontroso e violento dell’Antico Testamento rinnegato e superato dal messaggio di Gesù. Non è così! La conoscenza di Dio da parte di Israele è avvenuta per gradi e approssimativa era la visione che ne avevamo e che Gesù svela definitivamente.

Il Maestro non è venuto per abolire ma per portare a pienezza, a compimento, a realizzare. La Legge che Dio ha donato al popolo di Israele sul monte, una sorta di libretto di istruzioni per fiorire, la siepe che costeggia la strada che ci porta verso la felicità, lungo i secoli era stata appesantita, stravolta, usata come uno strumento di costrizione dai devoti di allora.

E lo stesso atteggiamento, purtroppo, rischiamo di fare anche noi oggi appesantendo l’annuncio cristiano che brilla per la sua sconcertante semplicità: sei amato. E noi ad aggiungere: sei amato se ti comporti bene, sei amato ma rispetta queste regole, sei amato ma per continuare ad esserlo devi agire in questo modo…

Così Dio, anche al tempo di Gesù, appariva come un giudice corrucciato che imponeva norme per manifestare la sua autorità e la fede una gabbia in cui Dio ci infilava impedendoci di spiccare il volo.

Gesù svecchia questa visione limitata e limitante della fede e ridona alla Legge il suo ruolo centrale, corretto, armonioso e restituisce a Dio il suo vero volto: egli è il collaboratore della felicità degli uomini, non un avversario. Dio non ce l’ha con me, è un Dio felice che mi vuole felice e mi accompagna alla felicità. Purtroppo ancora oggi molti contrappongono Gesù alla Chiesa: non è così, è lui, il Signore, il Maestro dei discepoli anche se questi, spesso, sono poco credibili. Purtroppo molti, ancora, fra i discepoli, giudicano la Storia della Chiesa come un susseguirsi di errori senza vedere l’azione dello Spirito in essa.

Non è facile rimanere fedeli al Vangelo certo, ma lì dobbiamo tornare per vivere in pienezza quanto chiestoci dal Maestro.

✝️ Commento al brano del Vangelo di:  ✝ Mt 5,17-19

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