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Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 14 Febbraio 2024

Commento al brano del Vangelo di: Mt 6,1-6.16-18

Inizia ancora una volta l’austero cammino della quaresima.

Ancora una volta siamo invitati, come tutti gli anni, ad entrare nel deserto per scoprire dove siamo arrivati, che persone siamo diventate, e lo facciamo con un giorno di digiuno, con un giorno in cui siamo invitati a partecipare all’austero segno delle ceneri, quel po’ di polvere sul nostro capo che ci ricorda cosa siamo veramente: polvere che Dio trasfigura, che rende luminosa, polvere che Dio da inanimata rende animata.

E, ancora una volta, in questa giornata in cui peseremo l’importanza delle nostre scelte e di tutti i nostri litigi e le nostre contrapposizioni davanti a quel far memoria di essere cenere, il Signore ci propone un cammino, un cammino nel deserto, per tornare all’essenziale, per renderci conto di chi siamo veramente.

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Lo faremo attraverso l’elemosina, per accorgerci di coloro che abbiamo accanto e che vivono nella disperazione, nella fame, nella solitudine; attraverso la preghiera, che dovrebbe nutrire e motivare ogni nostra scelta e riempirla di significato; attraverso il digiuno, che consiste nel fare a meno di ciò che ci è superfluo per aiutare chi è senza il necessario.

Tre piccole azioni che possiamo fare da qui in avanti, senza suonare le trombe davanti a noi, per tornare ad essere orientati e centrati sull’essenziale, che è l’incontro con Dio. Ci accompagnano in questo percorso i fratelli Cirillo e Metodio, Patroni d’Europa che ci indicano una strada per unire le nazioni; non l’economia è al centro, ma il Vangelo unisce popoli diversi!

Chiediamo a questi santi di trovare, come fece Cirillo, una lingua con cui potere comunicare la fede in Gesù Cristo. E questa lingua, certamente, è l’amore, di cui è campione il vescovo ternano Valentino, considerato da tutti, anche non credenti, patrono degli innamorati.

Affidiamo la nostra Europa al Signore e, attraverso Valentino, tutti coloro che si amano, in particolare noi discepoli, che ci siamo scoperti agapetoi, amati dal Signore e testimoni del suo Vangelo.

FONTE: Amen – La Parola che salvaIl blog di Paolo

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