Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 14 Febbraio 2023

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Ah, l’amore! Desiderato, bramato, cercato, temuto, sognato, rimpianto… L’incontro con una persona che mi accolga, mi ami, desideri restare con me, con cui — magari costruire una famiglia, qualunque cosa significhi questo termine oggigiorno. E così il simpatico e sconosciuto vescovo di Terni, Valentino, è diventato patrono degli innamorati, forse suo malgrado.

E poco importa se oggi la liturgia gli preferisca i fratelli Cirillo e Metodio, evangelizzatori dell’Europa orientale. Scelti da san Giovanni Paolo II per indicare al nostro povero Continente di cosa è stato capace, i due fratelli, l’uno monaco, l’altro vescovo si sono prodigati per inventare un alfabeto, il cirillico appunto, per poter annunciare la buona notizia agli slavi.

Forse a questo siamo chiamati: a inventare nuovi linguaggi per poter accompagnare le giovani generazioni a scoprire nella fede la strada che conduce alla felicità, Allora, certo, anche l’amore, questo sentimento che tutti affascina, che tutti unisce, può diventare strumento di evangelizzazione. Accogliamo questa festa con profondità e verità, perché il nostro Dio di amore se ne intende. Oltre (e dentro) l’emozione e la passione i discepoli sperimentano la sorgente e l’origine dell’amore che, a volte, riescono a condividere con un’altra persona: il Dio di Gesù Cristo. E, in definitiva, la fede è un annuncio d’amore, meno romantico forse, ma più forte e liberante di quello da cioccolatini che oggi ci viene proposto.

Ci siamo scoperti agapetoi, amati dal Signore, abbiamo lasciato che il nostro cuore si colmasse del suo amore per lascialo tracimare attorno a noi, verso le persone che ogni giorno incontriamo. E abbiamo scelto di amare, quotidianamente, lasciando fluire da Dio agli altri, attraverso di noi, il grande amore che abbiamo ricevuto.

Allora tutti, Cirillo, Metodio, Valentino, diventano testimoni di questo amore che si declina nella quotidianità. Sì, siamo felicemente innamorati di Dio. E grazie a lui, sorgente dell’amore, siamo resi capaci di amare. Se questo giorno è diventato la festa degli innamorati, è anzitutto la festa del Dio innamorato!

Fonte: Il mensile “Amen – la Parola che salva

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