Paolo Curtaz โ€“ Commento al Vangelo del 13 Ottobre 2022

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Commento al brano del Vangelo di Lc 11,47-54

Quanto รจ libero il Signore! Libero dai giudizi, dalle conseguenze delle sue parole, dalla paura di essere zittito. Libero perchรฉ vero, perchรฉ il suo percorso di fede รจ intenso, perchรฉ la sua vita di preghiera รจ immersa nel Padre.

Libero ma non offensivo, non inutilmente polemico come noi che, a volte, confondiamo la libertร  con lโ€™acredine nellโ€™esprimere giudizi taglienti, illudendoci di essere dei profeti. Cosรฌ Gesรน denuncia lโ€™ipocrisia di chi loda i profeti uccisi dai propri padri, perchรฉ i profeti vanno accolti e riconosciuti finchรฉ sono in vita, anche nella Chiesa.

E se la prende con chi, avendo fatto un cammino di conoscenza della fede, di studio della Torร , invece di condividerne le scoperte, invece di spalancare la via verso Dio, la tiene per sรฉ, parla difficile, fa pesare la propria cultura e conoscenza e impedisce ai cercatori di accedere alla fede.

Parole taglienti e ancora tristemente attuali, quando anche come cristiani scordiamo lโ€™essenziale e ci sentiamo padroni di Dio e gestori della fede.

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