La preghiera che il fariseo recita in cuor suo al cospetto di Dio รจ sincera e descrive il vero.
Il fariseo รจ una bella persona, si impegna a rispettare tutte le norme della Tora, anzi le interpreta in senso rigorista: se i contadini erano tenuti a versare la decima parte dei raccolti al tempio, lui, che contadino non รจ, le versa anche sulle spezie e sulle tisane e su ogni suo bene. Se la Torร prescriveva il digiuno due volte allโanno, lui lo pratica due volte a settimana.
ร incredibile, piรน devoto di Dioโฆ Solo che, alla fine, si paragona agli altri che non sono devoti come lui. In contrapposizione, in fondo al tempio, un pubblico peccatore non sa che dire e chiede solo pietร .
E Gesรน commenta, senza accusare il fariseo, o umiliarlo, senza glorificare il pubblicano o proporlo come modello: il peccatore, col cuore svuotato, ha fatto spazio a Dio; il pubblicano, col cuore colmo della santa immagine di sรฉ, ha il cuore troppo pieno di sรฉ perchรฉ Dio possa davvero entrarvi.
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