Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 13 Maggio 2023

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Se il mondo vi odia, dice il Maestro, è perché prima di voi ha odiato me. E mi commuovo, leggendo questo brano, mi infervoro: penso alle centinaia di persone uccise in odio alla fede, penso ai fratelli e sorelle che vivono l’appartenenza al Cristo come una condanna sociale, come un rischio mortale. E mi infervoro pensando al mondo malvagio e infingardo che non sa accogliere la tenerezza di Dio e il suo amore. E come la tenebra agisca e lavori contro la diffusione del Regno.

Ed è così: questi duemila anni sono stati bagnati dal sangue di milioni di cristiani e a tutt’oggi il cristianesimo è la fede più perseguitata al mondo. Mistero dell’umana iniquità! Chi parla di amore, di pace, di luce, chi parla nella verità difendendo i poveri, stando accanto ai perseguitati finisce egli stesso, come è accaduto al Signore e Maestro, vittima di violenza, perché il mondo ci odia, spesso, Signore, a causa della nostra fede. E io sono pronto (quasi, abbastanza, senza esagerare) a darti testimonianza, Signore, qui e oggi.

A prendermi qualche velato insulto, a sopportare qualche presa in giro per le mie scelte, a pagare per la mia coerenza. Questo sento dentro di me mentre leggo le parole del Vangelo di oggi. Poi rifletto e abbasso la cresta: molto spesso il mondo mi odia non perché vivo come il Maestro, ma perché ne sono immensamente distante.

Il mondo non mi sopporta proprio perché ha stima delle parole e delle azioni del Signore Gesù e vede quanto ne sono (ne siamo) colpevolmente distanti, fingendo di non accorgercene. E il giudizio che molti hanno verso i cristiani non riguarda la nostra fede ma, al contrario, la nostra poca fede, la nostra incoerenza, la nostra tiepidezza. Guardo ai fratelli e alle sorelle che realmente subiscono violenza perché di Cristo, che muoiono dilaniati dalle bombe mentre pregano, che vengono marginalizzati perché discepoli, e, sinceramente, provo un senso di vergogna per il mio cristianesimo da poltrona e pantofole.

Allora, Signore, ti prego, se per qualcosa devo risultare antipatico, sia per la troppa somiglianza con te!

✝️ Commento al brano del Vangelo di: ✝ Gv 15, 18-21

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