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Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 13 Giugno 2024

Commento al brano del Vangelo di: Mt 5,20-26

Abbiamo scoperto il volto compassionevole e misericordioso del Signore Gesù che ci ha condotti davanti a un Dio felice che ci vuole felici, che ci ama per ciò che siamo, che ci aiuta a crescere e a fiorire, perciò a volte ci sembrano astruse, estranee, le tante norme – anche nella Chiesa – che rischiano di soffocare la bellezza, la genuinità del Vangelo.

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Ma il Signore ci ricorda che non è un anarchico, ci ricorda che, comunque, seguire un percorso, un tracciato, è una forma di amore: la Legge, la norma, è il vestito dell’amore, lo rende concreto, lo attualizza, lo rende possibile.

Viviamo un mondo confuso e disarticolato, in affanno e scentrato e trovare persone che agiscono correttamente, secondo un codice etico, evitando di commettere ingiustizie, di questi tempi, è già una bella grazia…

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Così i farisei, ferventi credenti contemporanei di Gesù, osservavano con scrupolo i precetti della Torà, praticavano quanto richiesto fin nel dettaglio, consapevoli di essere integerrimi agli occhi di Dio (o così immaginavano).

Gesù chiede di superare questa logica, di praticare la giustizia, certo, ma di non appendersi ad essa, di non barricarsi dietro la norma per arrivare al cuore di quanto Dio aveva proposto come cammino per la felicità. Gesù alza l’asticella: propone, nel discorso della montagna, la logica paradossale dell’amore che non si ferma alla regola ma che si dilata, suscitando nuovi, inattesi modi di vivere.

Così, entrando nel dettaglio, Gesù ci chiede di superare la giustizia dei Farisei, i quali si accontentavano di rispettare con scrupolo la norma senza vederne il profondo significato.

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È inutile vantarsi di non essere violenti se poi con la lingua giudichiamo e uccidiamo le persone che ci stanno accanto; è inutile giocare a fare i devoti e ad essere fedeli al nostro compagno, alla nostra compagna, se poi in realtà nel nostro intimo siamo aperti a qualunque contraddizione; è inutile, ancora, evitare di giurare cercando di rendere onore a Dio se poi la nostra vita è una menzogna. Uff.

FONTE: Amen – La Parola che salvaIl blog di Paolo

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