HomeVangelo del GiornoPaolo Curtaz - Commento al Vangelo del 13 Aprile 2024

Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 13 Aprile 2024

Commento al brano del Vangelo di: Gv 6, 16-21

Giovanni, come sempre, spariglia le carte. Anche lui parla della moltiplicazione dei pani e dei pesci, unico miracolo che condivide con gli altri evangelisti. E riporta l’episodio della barca in mezzo al lago ma, facendolo, toglie tutti i riferimenti dei Sinottici: non c’è una tempesta impetuosa che Gesù placa minacciando le onde ma, più banalmente, la sua presenza rassicurante.

A breve inizierà il lungo discorso del Maestro sul pane di vita che porterà ad una frattura insanabile con molti discepoli che, in realtà, lo stanno seguendo per essere saziati, non per incontrare Dio. Gesù se ne era andato, al termine della moltiplicazione, sapendo che la folla eccitata voleva farlo re.

Siamo soli sulla barca della vita, sta a noi attraversare questo pezzo di mare che ci è stato affidato. Non è facile e a volte abbiamo l’impressione che tutto affondi, che tutto sia inutile, di non essere capaci. Scopriamo a nostre spese di essere dei pessimi marinai, incompetenti e incapaci.

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A volte, perché negarlo? la disperazione ci assale, anche se siamo discepoli, anche se siamo cristiani, e vorremmo non esserci, non essere mai stati, non esistere. Sono momenti drammatici, che hanno vissuto anche i grandi santi, anche gli apostoli, che vivrà anche il Maestro Gesù.

Eppure, se abbiamo il coraggio di perseverare, di remare, di dimorare, il Signore ci viene in aiuto, ci raggiunge sulla barca, per un attimo percepiamo la sua presenza e il nostro cuore si rassicura. Gesù, solo, cerca luce e conforto presso il padre quando si accorge dei suoi che sono in affanno.

Se ne accorge perché li (ci) ama. Ha di che essere preoccupato eppure vede che siamo in difficoltà e ci raggiunge, si mette da parte e affronta la tempesta per stare con noi. Non avere paura piccolo gregge, al Padre è piaciuto occuparsi di noi e ci dona, oggi e sempre, la rassicurante presenza del Maestro.

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Solo noi possiamo condurre la nostra barca, fare le nostre scelte, certo. Ma con Gesù a bordo è un’altra cosa.

FONTE: Amen – La Parola che salvaIl blog di Paolo

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