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Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 12 Luglio 2024

Commento al brano del Vangelo di: Mt 10,16-23

Siamo chiamati a parlare della luce, a diventare cristofori, portatori di Cristo, testimoni dell’amore che abbiamo conosciuto e condiviso, annunciatori, a volte anche con le parole, dell’autentico volto di Dio. Dio c’è ed è bellissimo, questo abbiamo scoperto.

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Siamo amati a prescindere. E il Signore, tenero, ci manda ad annunciare a ogni uomo quanto abbiamo scoperto. Solo che, spesso, il mondo attorno a noi è ostile o indifferente. Non gli importa, davvero, di Dio, dell’amore, del suo progetto.

Gesù ne tiene conto, è morto per il rifiuto di chi non voleva avere a che fare con lui. Partiamo per la giungla, in un ambiente ostile (a volte anche nelle nostre parrocchie!), in un mondo che né ama né sopporta la logica del Vangelo. Perciò ci chiede di essere semplici come le colombe, di non lasciarci intossicare dalla logica del mondo.

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E di essere prudenti come i serpenti, non utili beoti, innocui e trascurabili. Un difficile equilibrio che solo lo Spirito ci può donare. Non sempre chi annuncia viene accolto, sia. Ma, avverte Gesù, l’annuncio, che pure parla di pace, di armonia, di amore, può scatenare odio, rappresaglia, persecuzione.

È il paradosso che vivono molti cristiani, bersaglio di odi religiosi e culturali. E il Signore, preoccupato per i suoi discepoli, li avverte: fuggite e, se vi prendono, confidate. Parla di perseveranza il Signore. Di tenere duro, di avere fiducia, di non cedere.

Ed è proprio di perseveranza che abbiamo bisogno in questi tempi caliginosi. Forse, almeno per ora, almeno qui, non siamo fisicamente tormentati.

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Ma l’imposizione di una certa mentalità, la deriva di un pensiero unico, la pericolosità di un fraintendimento sul politicamente corretto possono metterci in difficoltà, ammorbidire la verità del Vangelo, spingerci al compromesso.

Siamo chiamati a perseverare: nella preghiera, nella professione di fede ma, soprattutto, nell’amore che tutto copre, tutto crea, tutto sopporta.

FONTE: Amen – La Parola che salvaIl blog di Paolo

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