Perché costui parla così? Sono attoniti i benpensanti, non hanno il coraggio di manifestare il loro disappunto ma questo carpentiere improvvisatosi profeta sta davvero esagerando. Tutti sanno che la malattia è voluta da Dio per punire le nostre mancanze, e che solo Dio può perdonare i peccati.
Perché, allora, assolve questo disgraziato? Chi si crede di essere? Semplicemente perché Dio non è così: non manda le disgrazie, né punisce i peccati. È il peccato, che ci allontana dal vero e dal bene, che ci sfigura, che ci umilia, a portare sempre con sé delle conseguenze negative, delle profonde distonie, una paralisi che ci impedisce di amare.
Ed è l’amore l’unica ragione per cui vale la pena di vivere e Dio lo sa. Ci paralizza, il peccato. Ci impedisce di camminare, di procedere spediti, di volare in alto come delle aquile. E la cosa più terribile è che il nostro tempo pensa che il peccato non esista più, abolito per decreto legislativo.
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Certo: nel passato (ancora oggi per alcuni nostalgici!) la visione del peccato rischiava di essere ossessiva e onnipresente, scordando il cuore del Vangelo che è la salvezza, non il peccato da cui siamo salvati e quindi molta dell’attuale indifferenza è una reazione a questo eccesso.
Ma il rischio è quello di passare da un eccesso ad un altro: dal vedere il peccato in ogni cosa al pensare che il peccato sia un’invenzione dei preti per tenere a bada le masse. Peccato che non sia proprio così!
Esiste il peccato, ed è la possibilità, per l’uomo, di vivere senza Dio, in una tragica ed infantile autosufficienza che la realtà continuamente e dolorosamente smentisce. Esiste il peccato, e consiste nell’assecondare la parte oscura della realtà, il demone impuro (ricordate?) che abita anche nelle profondità del credente.
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Paralizza il peccato, ci impedisce di camminare sulle strade della conoscenza e della verità. Ma Gesù è venuto per ridarci libertà, per farci uscire dalla tenebra, per aiutarci a superare ogni peccato, ogni oscurità, ogni paralisi interiore.
FONTE: Amen – La Parola che salva – Il blog di Paolo
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