Esce dalla sinagoga, il Maestro, e si reca in casa di Pietro. Perché ora la casa è diventata tempio, ora il recinto sacro è divenuto spazio santo perché ospita il Santo di Dio, e la suocera di Pietro, guarita, si mette a servire, come fa (dovrebbe fare, potrebbe fare) la nostra comunità.
Guariti per servire il Signore, feriti guariti che accompagnano persone piagate ad essere risanate. Il giorno finisce e la fama del Nazareno si è rapidamente diffusa: tutti fanno ressa alla sua porta aspettando una parola, un gesto.
E nel cortile di casa avviene il nuovo incontro, sul fare della sera. Gesù attraversa la soglia della casa della suocera di Pietro per venire incontro al dolore di ogni uomo. Come ha attraversato la soglia della pienezza divina per venirci incontro.
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E sono innumerevoli le sogli che ancora noi, oggi, siamo chiamati a superare, per portare il Vangelo fuori dalle nostre parrocchie, dai nostri gruppi e movimenti, per consegnarlo ai poveri che attendono salvezza.
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