Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 12 Aprile 2021 – Gv 3, 1-8

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È un maestro della Legge, Nicodemo, un fariseo integerrimo, capo di quella potente corrente spirituale, ammirata dal popolo, capace di influenzare la spiritualità del tempio.

Va da Gesù di notte, come facciamo noi, a tentoni, in ricerca, e ammette che Gesù non potrebbe compiere gesti prodigiosi se non provenisse da Dio. Nicodemo riconosce che Gesù è un maestro, si pone in ascolto, è aperto ad ogni interpretazione, diversamente da certi farisei che manifestano nei suoi confronti solo ostilità e rabbia.

E Gesù rilancia: anche lui, Nicodemo, può compiere gli stessi gesti, a patto di rinascere dall’alto, di lasciarsi condurre dallo Spirito. Anche noi, talora, pur essendo disposti ad accogliere ogni parole del Maestro, stentiamo ad uscire dai nostri schemi mentali che ci danno sicurezza.

Lasciamo che sia lo Spirito a gonfiare le vele e a condurre la nostra vita incontro a Dio, rinasciamo dall’alto, apriamoci alle soprese di Dio!

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