Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 12 Agosto 2023

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Si sono montati la testa, i discepoli. Ormai hanno capito la procedura, hanno osservato con attenzione il Maestro mentre impone le mani e guarisce qualche disgraziato. Così, quando si avvicina il padre del ragazzo epilettico, chiedendo di incontrare il Signore Gesù, pensano di potercela fare, senza disturbarlo, modestamente convinti di avere capito l’arte della guarigione.

Ma, ovviamente, non accade nulla. E Gesù, irritato, prima guarisce il povero ragazzo e poi ammonisce i suoi discepoli: guarire non è un gioco, richiede fede e coinvolgimento, senza scorciatoie, senza magie, senza arroganza. Siamo servi inutili, forse è bene ricordarcelo. Servi inutili che il Signore rende necessari, certo. Ma senza di lui non possiamo fare nulla. È a Cristo che dobbiamo condurre, è lui il solo Maestro, uno solo è il Padre e noi siamo tutti fratelli.

Questo va particolarmente ricordato a chi, nella comunità, ha dei ruoli, ha dei carismi, ha ricevuto un ministero e deve fare continuamente memoria di essere un ponte, non la stazione di arrivo. E chi ha un potere che gli deriva dal ministero, sacerdoti, vescovi, diaconi, catechisti, deve vigilare per non diventare ostacolo, per non pensare di essere ormai un valido sostituto di Dio.

Che bisogno c’è di disturbare Dio? Ci sono io! So come fare, so cosa dire, so indicare la strada, me l’hanno insegnata e la percorro da tempo! Non è così: nessuno salva nessuno, Dio solo salva. Ciò che possiamo fare è vivere da salvati. Quello che a noi è chiesto è di condurre le persone a Cristo, alla soglia della fede, di dire di Dio, a volte con le parole, in modo da incoraggiare i cercatori a mettersi alla sua sequela.

E, certo, possiamo vivere da guariti, per testimoniare quanto abbiamo vissuto e stiamo vivendo. Niente deleghe, nella vita di fede: non possiamo sostituirci a Cristo. Altrimenti perdiamo tempo, manipoliamo le persone e, quel che è peggio, le allontaniamo e le deludiamo invece di condurre al Pastore, a Cristo guaritore dei cuori.

FONTE: Amen – La Parola che salva

✝️ Commento al brano del Vangelo di:  ✝ Mt 17,14-19

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