giovedì, Marzo 6, 2025
HomeVangelo del GiornoPaolo Curtaz - Commento al Vangelo del 11 Novembre 2024

Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 11 Novembre 2024

Commento al brano del Vangelo di: Lc 17,1-6

Siamo chiamati a perdonare sempre. Ma anche a farci carico di chi sbaglia, oggi, invece, c’è questa idea piuttosto assurda: amare significa far finta di niente, essere accondiscendenti, chiudere un occhio, anche due. Così le persone precipitano verso il baratro, senza nessuno che dica loro che quello che fanno li porta alla tenebra.

Ascolta “Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 11 Novembre 2024” su Spreaker.

Certo, non siamo rigoristi, chi conosce l’amore come può esserlo? Ma solidali e coinvolti nel dolore e negli errori degli altri. Chi ci è più amico? Chi, vedendo i nostri sbagli, ci incoraggia a far finta di niente e a goderci la vita, a fregarcene e tirare dritto oppure chi, proprio perché ci ama, ci ammonisce, ci invita a cambiare e ci aiuta a farlo?

Siamo chiamati a perdonare sempre perché perdonati, perché noi per primi abbiamo sperimentato l’immensa grandezza di Dio che sempre perdona. Anzi, il perdono di Dio precede e suscita la nostra conversione, ci spinge al cambiamento perché, riflessa nei suoi occhi, vediamo la nostra parte più autentica, quella che Dio vede giorno e notte.

- Pubblicità -

E la faccio mia la richiesta fatta dagli apostoli al Signore, dopo avere ascoltato le sue parole: accresci la mia fede! Perché abbasso lo sguardo quando sento il Maestro che mi chiede di non scandalizzare i piccoli, di non rendere cattiva testimonianza al Vangelo, di perdonare con generosità, io che mi vanto di essere cristiano, di perdonare sempre, dando testimonianza che il Signore può cambiare i nostri cuori fino a farci diventare uomini e donne di pace.

Vedo invece, nei miei gesti, supponenza, superficialità, stizza. Mi irrito se qualcuno mi fa notare i miei difetti e le mie incongruenze che finiscono con l’appannare la mia (presunta) scintillante vita spirituale. Sono disposto a perdonare, certo, ma a condizione che il perdonato non mi prenda in giro.

Allora sì, Maestro, vedo chiaramente la pochezza della mia fede e so di non averne a sufficienza per sradicare le cattive abitudini e gettarle nel mare sconfinato del tuo amore. Accresci la mia fede, Signore.

FONTE: Amen – La Parola che salvaIl blog di Paolo

LEGGI ALTRI COMMENTI AL VANGELO DEL GIORNO

Articoli Correlati