Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 11 Novembre 2022

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Tornerà nella pienezza dei tempi, il Signore. Lo ha detto, lo ha promesso. Verrà quando meno ce lo aspettiamo, come spesso accade, travolti dal quotidiano, dalle preoccupazioni, dalle realtà penultime della vita.

Verrà per un finale di bene, di amore, di luce, perché il mondo non sta precipitando nel caos ma fra le braccia di Dio. E continua a venire nelle nostre vite, qui, ora, oggi. Viene e trasfigura le nostre azioni, le orienta, le illumina. Uno viene preso e l’altro lasciato e noi a pensare: speriamo di essere lasciati… 

No! Speriamo di essere presi! Speriamo di essere sufficientemente svegli e desti per aprire la porta al Signore che bussa al nostro cuore! E per farlo abbiamo le indicazioni: fare come lui, non tentare di conservare la propria vita, non metterla nel congelatore, ma donarla, spenderla, distribuire quell’amore che abbiamo ricevuto.

Questa peserà, alla fine, questo lascerà una traccia di noi: l’amore che saremo riusciti a donare.

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