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Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 11 Giugno 2024

Commento al brano del Vangelo di: Mt 10,7-13

Ci sono santi che tutti conosciamo, diventati famosi nella devozione popolare per qualche loro gesto o per qualche caratteristica. Della prima comunità cristiana sono conosciutissimi Pietro e Paolo e, in parte, i loro collaboratori.

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Ma Barnaba, bisogno ammetterlo, è poco conosciuto dalla stragrande maggioranza dei cristiani. Peccato, però, perché è un assoluto protagonista della Chiesa nascente per avere accolto e presentato alla scettica comunità dei primi discepoli il neo-convertito Saulo.

Barnaba va a cercare Saulo e lo pone sotto le sue ali, lo spinge alla predicazione e alla testimonianza, lo protegge e lo incoraggia. Barnaba è originario di Cipro, si fa cristiano, vende quello che ha e lo consegna agli apostoli.

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Il suo è un gesto radicale ma lui non è affatto una persona rigida, anzi. Si fa carico del giovane Saulo, appena convertito, di cui nessuno si fida. Lo prende sotto le sue ali e lo porta con sé in missione.

A Gerusalemme la comunità è turbata dalla notizia che ad Antiochia fra i fratelli si sono aggiunti dei pagani: viene inviato Barnaba che, vista la situazione, non tergiversa e li incoraggia risolutamente a perseverare nella fede. Luca nel suo resoconto dice che Barnaba fu soprannominato “figlio dell’esortazione”.

Barnaba incoraggia chi incontra, vede il positivo, trova delle soluzioni. Unisce anziché dividere, il suo nome e la sua memoria sono rimasti a incoraggiare quanti si mettono alla sequela del maestro Gesù.

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Abbiamo urgente bisogno, nelle nostre comunità, di persone che, come Barnaba, si mettono a costruire invece che a criticare. Abbiamo bisogno di figli dell’esortazione capaci di condurre all’unità chi, invece, contrappone le diverse posizioni nella fede.

Impegniamoci, oggi, a costruire anziché criticare. E il soprannome che gli viene affibbiato, figlio dell’esortazione, che potremmo cambiare, oggi, con colui che incoraggia gli sta a pennello. Diventiamo un po’ Barnaba in questa nostra giornata.

FONTE: Amen – La Parola che salvaIl blog di Paolo

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