Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 11 Giugno 2021 – Gv 19, 31-37

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Una festa che ci richiama vecchie immagini patinate con un improbabile Gesù boccoluto che mostra il suo cuore che emana raggi luminosi. Eppure dietro questa rappresentazione che forse non coincide con la nostra sensibilità artistica, si nasconde una verità profonda e destabilizzante: Gesù è venuto a mostrarci il vero volto di Dio, un Dio amorevole e amabile, amante e amato.

E questa rivelazione ci allontana dall’immagine di un Dio controllore, padrone, arcigno difensore della norma e manifesta il volto di un Padre compassionevole, pieno di misericordia, innamorato della vita. E a questo Dio noi crediamo contemplando la croce.

Appeso a quella croce Dio, nudo, osteso, donato, si mostra, nel Figlio, per ciò che è veramente. Bene fa la liturgia, allora, a richiamarci all’essenziale, ad interrogarci sulle troppe false immagini di Dio che portiamo nel nostro inconscio e che, troppo spesso, rischiano di intossicare la nostra vita interiore. Dio ci ama, a prescindere.

Perciò possiamo cambiare.

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