Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 11 Febbraio 2021 – Mc 7, 24-30

Il Maestro ha preso il gruppo dei suoi discepoli e delle sue discepole ed esce dalla terra di Israele, fino alla pagana terra di Tiro e Sidone. Non vuole avere accanto a se nostalgici del passato, non vuole persone chiuse nei propri confini mentali e spirituali.

Una donna pagana chiede una guarigione: non sa chi sia Gesù, non vuole seguirlo, chiede solo un miracolo, un prodigio. Per farlo è disposta a tutto: urla, sbraita, fa la sceneggiata. E il Maestro la respinge con durezza inattesa. Non vuole finti devoti, il Signore, né persone che lo blandiscano come fanno i cani per ottenere cibo.

Chiede dignità a questa figlia amata, chiede di uscire dalle dinamiche che ha interiorizzato. E davanti alla provocazione, la donna si ferma e riflette. È vero: chi è lei per chiedere il pane dei figli? Ma insiste, con arguta finezza: ma i cani possono almeno sfamarsi delle briciole che cadono. Sì, questa volta ha capito. E la sua fede smuove la guarigione della figlia.

Grande Signore che ci spinge sempre oltre!

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