Fa sorridere rileggere questa pagina che descrive il protocollo del perdono all’interno della comunità. Sono parole pronunciate da Gesù, certo, ma reinterpretate e rilette dalla prima comunità che si trovava davanti al non semplice compito di gestire le tensioni e i problemi (inevitabili) della convivenza.
Se tuo fratello pecca, quindi è previsto che ciò accada, non è uno sbaglio, non ci lascia inorriditi o (fintamente) scandalizzati. Siamo una comunità di peccatori perdonati… che continuano a peccare camminando verso la meta. Se qualcuno pecca prendilo da parte, fra te e lui, senza umiliarlo, manifestando interesse e affetto. E se non ascolta manda qualcun altro e se nemmeno questi ascolta, coinvolgi la comunità.
Quanto amore emerge da queste parole! Interesse e affetto, coinvolgimento e azione, non indifferenza e pettegolezzo caratterizzano le comunità. E se questi non ascolta nemmeno la comunità va considerato come un pagano. Cioè va nuovamente evangelizzato…
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