Ha perfettamente ragione Gesù: spesso siamo più bravi nel rimarcare i difetti degli altri e ad offrire consigli, quasi mai richiesti, rispetto a quanto siamo capaci nell’individuare in noi stessi quegli stessi difetti che notiamo negli altri.
Così come, spesso, siamo piuttosto intransigenti nel notare le incoerenze di chi ci sta intorno e tendiamo a minimizzare quando si tratta di parlare delle nostre incoerenze… Va così, fa parte della nostra (ferita) natura umana. E Gesù ci offre una via d’uscita, uno strumento di discernimento: prima di giudicare gli altri siediti e guarda te stesso dall’esterno, fai una sorta di analisi delle tue intenzioni, cerca di notare se il tuo sguardo e il tuo giudizio sono obiettivi, compassionevoli, maturi, finalizzati ad aiutare chi ti sta accanto.
Siamo tutti peccatori, tutti in ricerca, tutti imperfetti e forse sarebbe l’ora di imparare a guardare a noi stessi e agli altri così come ci vede Dio: come esseri in divenire.
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