La folla fa ressa attorno al Signore per ascoltare la sua Parola, oggi come allora. Perché viviamo in un mondo travolto dalle parole che sovrabbondano, spesso sviando e stordendo. Ma fra le mille parole, anche devote, siamo chiamati a rintracciare l’unica Parola.
E il Signore, per farlo, chiede in prestito la nostra piccola barca, di scostarci da terra, di farlo salire per predicare. Poi ci chiede di prendere il largo, di osare, proprio quando abbiamo perso tempo, proprio quando pensiamo di avere fallito la nostra vita, di non essere capaci, di non avere la forza.
Di gettare le reti sulla sua Parola. Siamo peccatori, sì. E fragili e incapaci e indegni. Ma a Dio non importa, non cerca lussuosi panfili per prendere il largo, va benissimo il piccolo guscio di noce che siamo. Siamo resi degni della sua presenza, resi essenziali per la sua missione.
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