Il discorso di Gesù dopo l’ultima cena in Giovanni assume un tono quasi confidenziale, di immensa tenerezza, di compassione. Gesù sa che sta vivendo le sue ultime ore e prega intensamente per i suoi discepoli, per noi, per me.
Il mondo non ci accoglie perché parliamo di Dio e, a volte, vorremmo fuggire dal mondo, crearci una pianeta a parte in cui vivere liberamente con fratelli e sorelle nella fede, luoghi in cui solo avere l’amore come regola di vita. Che bello! Ma è un’illusione, ammonisce Gesù: non dobbiamo fuggire il mondo ma abitarlo per rendere testimonianza.
Allora chiede per noi di essere protetti dal Maligno, dalla logica mondana, dalla dimenticanza. E per farlo non abbiamo che un modo: meditare e custodire la Parola che ci rivela a noi stessi, che ci porta verso la verità tutta intera. Così viviamo: nel mondo ma non del mondo, cercando di accogliere e vivere la verità che ci rende liberi.
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