Buon anno! Ieri sera molti fra noi hanno salutato l’anno appena trascorso e accolto con speranza quello che è iniziato. E oggi la Chiesa non celebra san Capodanno martire ma la madre di Dio, per suggerirci come vivere il tempo che, come un dono, ci permette di scoprire chi siamo e dove siamo diretti.
La benedizione di Aronne, nella prima lettura, ci ha ricordato il più bello degli auspici: che, nell’anno in corso, possiamo vedere il volto di Dio risplendere, cioè sorridere, nelle nostre vite. Il Dio che ci attende è un Dio sorridente, di buon umore, pacificato, non imbronciato, non irrigidito in una smorfia di disapprovazione.
Ma per accorgerci di quel sorriso dobbiamo imitare Maria, la prima fra i discepoli, che custodiva tutte le cose meditandole nel cuore.
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Se avremo il coraggio di dedicare del tempo alla meditazione della Parola che ci permette di interpretare gli eventi, allora scopriremo, giorno dopo giorno, il sorriso di Dio su di noi e sul mondo.
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