Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 1 Gennaio 2020

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Il primo giorno dell’anno è consacrato alla preghiera per la pace, facendo memoria della maternità divina di Maria. Una buona occasione per affidare l’anno che inizia alla tenerezza di Dio.

Non è san Capodanno martire, fidatevi, ma la festa della maternità divina di Maria. Siamo ancora nel pieno del mistero natalizio, anche se la nostra società che usa e consuma tutto impietosamente già vorrebbe girare pagina.

Un anno che inizia è sempre portatore di speranza, foriero di attese che la fede non può ignorare ma che vuole indirizzare e illuminare nella preghiera e nella celebrazione. E la liturgia ci offre tre splendide piste di riflessione per iniziare l’anno civile.

Siamo invitati, come fa Maria, a meditare, a mettere insieme i pezzi, portando nel cuore gli eventi che accadranno per lasciarli illuminare da Dio. E l’augurio benedicente di Aronne ci augura, durante quest’anno, di vedere il volto sorridente di Dio (questo il significato del “far splendere il volto”) al di là e dentro gli eventi negativi che inevitabilmente vivremo.

Infine, in questa giornata che Paolo VI volle consacrata alla preghiera per la pace, in questo nostro mondo inquieto che non conosce pace, i discepoli del risorto, incontrando il Dio che pacifica il cuore, hanno il dovere di contagiare le persone che sono loro accanto con la pace che proviene da Cristo: non pacifisti acritici, ma pacificati.

Fonte


LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI

Letture della
MARIA SANTISSIMA MADRE DI DIO
Colore liturgico: BIANCO

Prima Lettura

Porranno il mio nome sugli Israeliti, e io li benedirò.

Dal libro dei Numeri
Nm 6, 22-27

Il Signore parlò a Mosè e disse: «Parla ad Aronne e ai suoi figli dicendo: Così benedirete gli Israeliti: direte loro: Ti benedica il Signore e ti custodisca. Il Signore faccia risplendere per te il suo volto e ti faccia grazia. Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda pace. Così porranno il mio nome sugli Israeliti e io li benedirò».

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Sal 66 (67)

R. Dio abbia pietà di noi e ci benedica.

Dio abbia pietà di noi e ci benedica,
su di noi faccia splendere il suo volto;
perché si conosca sulla terra la tua via,
la tua salvezza fra tutte le genti. R.

Gioiscano le nazioni e si rallegrino,
perché tu giudichi i popoli con rettitudine,
governi le nazioni sulla terra. R.

Ti lodino i popoli, o Dio,
ti lodino i popoli tutti.
Ci benedica Dio e lo temano
tutti i confini della terra. R.

Seconda Lettura

Dio mandò il suo Figlio, nato da donna.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati
Gal 4,4-7

Fratelli, quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la Legge, per riscattare quelli che erano sotto la Legge, perché ricevessimo l’adozione a figli. E che voi siete figli lo prova il fatto che Dio mandò nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio, il quale grida: Abbà! Padre! Quindi non sei più schiavo, ma figlio e, se figlio, sei anche erede per grazia di Dio.

Parola di Dio

Vangelo

I pastori trovarono Maria e Giuseppe e il bambino. Dopo otto giorni gli fu messo nome Gesù.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 2,16-21

In quel tempo, [i pastori] andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro. Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo.

Parola del Signore