Il Padre Nostro spiegato da: Origene

2117

Sia santificato il Tuo nome

Con questa espressione si possono intendere due cose: o che ciรฒ che si domanda non รจ stato ancora ottenuto ovvero, se รจ stato giร  ottenuto, si chiede di rimanerne in possesso. Se Matteo e Luca ci invitano a dire โ€œsia santificato il Tuo nomeโ€, ciรฒ significa che il nome di Dio non รจ stato ancora santificato. Ma allora รจ lecito obiettare: come puรฒ un uomo chiedere che il nome di Dio sia santificato, quasi che esso non lo sia? Cerchiamo quindi di chiarire il significato di questa preghiera e comprendere che cosa significaโ€ santificareโ€ il nome di Dio. Il nome designa la natura propria dellโ€™essere che identifica. Cosรฌ, per esempio, la natura propria dellโ€™Apostolo Paolo fa che la sua anima, il suo spirito ed il suo corpo siano tali e tali. Queste caratteristiche proprie di Paolo fanno sรฌ che nessun altro essere possa identificarsi con Paolo. Presso gli uomini, perรฒ, questi requisiti stessi del carattere e della personalitร  cosรฌ come i nomi-possono cambiare: Abramo fu chiamato

Abraham, Simone โ€œPietro e Sauloโ€ Paolo. Solo per Dio che รจ immutabile non cโ€™รจ che un solo nome:โ€™ quello di โ€œColui che รจโ€, โ€œche esisteโ€, datogli dalla Scrittura. E noi tutti tentiamo di riflettere su Dio per comprenderne la natura, ma difficilmente riusciamo a comprendere la Sua santitร . La preghiera di Gesรน ci insegna che Dio รจ Santo e ci aiuta a scoprire la Sua Santitร  di Creatore, di Provvidenza, di Giudice giusto secondo il merito di ciascuno. Ecco quello che caratterizza la qualitร  propria di Dio che รจ chiamata dalle Scritture con il nome di โ€œDioโ€.

Perciรฒ si legge nellโ€™Esodo (20, 7): โ€œnon pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dioโ€; e nel Deuteronomio (32, 2- 3): โ€œstilli come pioggia la mia dottrina, scenda come rugiada il mio dire; come scroscio sullโ€™erba del prato, come spruzzo sugli steli di grano. Voglio proclamare il nome del Signore: date gloria al nostro Dio!โ€; e nei Salmi (44, 18): โ€œFarรฒ ricordare il mio nome per tutte le generazioniโ€. Colui dunque che non si sforza di sintonizzare la sua concezione di Dio con ciรฒ che รจ giusto, costui rende vano il nome del Signore.

- Pubblicitร  -

Grazie al nome di Dio, le parole hanno lโ€™efficacia della pioggia e portano frutto nellโ€™animo di coloro che lโ€™ascoltano, come la pioggia che benefica e lโ€™acqua che feconda. Lโ€™uomo, convinto che per portare a compimento la volontร  di Dio nella sua vita, ha bisogno dellโ€™aiuto del Padre, invoca su di sรจ lโ€™aiuto di Colui che puรฒ dispensargli questo aiuto. Comprendere o scoprire i misteri di Dio รจ in realtร  un ricordarsi delle cose divine assai piรน che un impararle.

Colui che prega deve dunque chiedere che sia santificato il nome di Dio, secondo quanto si legge nei Salmi (29, 2): โ€œTi esalto, Signore, perchรฉ mi hai liberato e su di me non hai lasciato esultare. i nemiciโ€. Il salmista. cioรจ, ci invita ad armonizzarci con Dio, ad approfondire la Sua conoscenza e, di conseguenza, dominare i nemici che in tal modo non potranno piรน rallegrarsi delle nostre cadute. Il Salmo 29 esalta Dio che ha permesso che vincessimo i nostri nemici e, quindi, edificassimo in noi stessi una dimora per Lui secondo quanto afferma il titolo dello stesso Salmo 29: โ€œcanto per la festa della dedicazione del tempioโ€.

A proposito dellโ€™espressione โ€œsia santificato il Tuo nomeโ€ e di quelle che seguono, bisogna tener presente che gli scrittori sacri spesso sostituiscono lโ€™imperativo, il comando, al semplice desiderio. Cosรฌ, per esempio, nel Salmo 30, versetto 19, รจ detto: โ€œfa tacere le labbra di menzogna che dicono insolenze contro il giusto โ€ฆ โ€œ, invece di โ€œche tacessero โ€ฆ โ€œ; e ancora, a proposito di Giuda, nel Salmo 108, versetti 11 e 12: โ€œlโ€™usuraio divori tutti suoi averiโ€ฆnessuno gli usi misericordia, nessuno abbia pietร  dei suoi orfaniโ€. Anche in questo salmo imprecatorio, appare chiaro come il tempo usato sia lโ€™imperativo e non giร  lโ€™ottativo, che lascia spazio al desiderio. La mancata conoscenza di questa regola grammaticale ha fatto sรฌ che Taziano (3) abbia interpretato la frase โ€œSia fatta la luce!โ€ come una preghiera e non come un ordine. Dio infatti, afferma sfiorando lโ€™eresia, viveva nelle tenebre! Bisognerebbe domandargli come interpreta queste altre frasi tratte dal libro della Genesi (Gen. 1, 11, 9, 20, 24): โ€œLa terra produca germogliโ€, โ€œle acque che sono sotto il cielo si raccolgano in un solo luogo ed appaia lโ€™asciuttoโ€, โ€œle acque brulichino di esseri viventiโ€, โ€œla terra produca esseri viventi secondo la loro specieโ€. Forse che Dio prega affinchรฉ lโ€™acqua che sta sotto il cielo si riunisca in un sol luogo in modo da potersene stare allโ€™asciutto sulla terraferma? Oppure quando prega che la terra sia feconda, lo fa per poter godere dei frutti di essa? Dio ha forse bisogno della luce, dei pesci, degli uccelli e degli animali in genere per pregare per la loro creazione?โ€ Sia la luce!โ€; questo รจ un imperativo e non un augurio, un desiderรฌo.

Se ho ritenuto necessario ricordare la cattiva interpretazione di Taziano a proposito dรฌ questa preghiera formulata in termini imperativi, รจ perchรฉ costui ha tratto in inganno molte persone che hanno ascoltato il suo empio insegnamento. Non solo: ma anche noi abbiamo conosciuto recentemente altri individui simili a Taziano che interpretavano in modo erroneo le Scritture.