Che sei nei cieli
Sta scritto: il Padre dei santi abita in cielo.
Dobbiamo perรฒ fare attenzione a non immaginare Dio come una forma corporale dimorante in cielo: in tal modo avremmo una concezione di Dio estremamente ridotta e piรน piccola del cielo che lo contiene. Quindi, quando parlando di Dio e della Sua dimora, sembrerebbe che questa sia individuabile in un luogo, occorre necessariamente che queste affermazioni vengano intese in senso Iato, tenendo conto della natura spirituale di Dio. Dice, ad esempio, San Giovanni nel suo Vangelo (13, 1): โPrima della festa di Pasqua, Gesรน, sapendo che era giunta la sua ora dรฌ passare da questo mondo al Padre, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amรฒ fino alla fineโ. E piรน avanti: โGesรน, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio- e che a Dio ritornava โฆ โ 03, 3); e ancora: โVado e tornerรฒ a voi; se mi amaste, vi rallegrereste che io vado dal Padreโ (14, 28); e appresso: โOra perรฒ vado da Colui che mi ha mandato e nessuno di voi mi domanda: dove vai?โ (16, 5). Ebbene,ยท se dovessimo interpretare materialmente queste parole, dovremmoยท fare altrettanto con le seguenti: โGli rispose Gesรน: se uno mi ama osserverร la mia parola ed il Padre mio lo amerร e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di luiโ (Gv. 14, 23). ร ovviรฒ che il โvenireโ da parte del Figlio e del Padre verso colui che osserva la parola di Gesรน non puรฒ essere inteso nel senso spaziale ma nel senso che il Verbo dรฌ Dio, secondo il disegno misterioso del Padre, si รจ incarnato ed รจ disceso tra gli uomini. Quindi, quando Gesรน dice che da questo mondo tornerร al Padre, lo dice perchรฉ noi lo possiamo immaginare nello. splendore della sua Gloria di Figlio di Dio e questo, con ii suo ritorno al Padre, ci mostra la liberazione da tutte le nostre miserie e la nostra destinazione alla gloria eterna. Al termine del suo Vangelo, San Giovanni afferma (20, 17): โNon mi trattenere perchรฉ non sono ancora salito al Padreโ. Anche qui le parole dellโEvangelista vanno intese in senso spirituale e non materiale, cioรจ come unโascensione dello Spirito e non piuttosto del corpo.
Io ho spiegato leยท parole: โPadre nostro che sei nei cieliโ per scongiurare il pericolo di localizzare Dio in un luogo materiale e quindi considerarlo rivestito di un corpo che in quanto tale รจ divisibile e corruttibile. Occorre quindi convincerci che Dio รจ di una natura diversa da quella materiale. Prima dellโincarnazione di Dio in Gesรน Cristo, le Scritture mostrano un Dio apparentemente legato ad un luogo. Citiamo, a questo proposito, qualche testo per illuminare coloro che concepiscono il Creatore circoscritto da un luogo ristretto e limitato.
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Anzitutto la Genesi: โPoi udirono (Adamo ed Eva) il Signore che passeggiava nel giardino alla brezza del giorno e lโuomo con sua moglie si nascosero dal Signore Dio, in mezzo agli alberi del giardinoโ (Gn. 3, 8). Domandiamo a coloro che non scrutano le Scritture, privandosi dei tesori in esse contenuti nรฉ si fanno domande in merito, come mai Dio che, secondo la loro concezione ha il cielo per trono e la terra per sgabello, puรฒ tuttavia essere rinchiuso in un ambiente piรน angusto del cielo e della terra stessa? E come mai questo giardino dellโEden, inteso materialmente, puรฒ contenere il Signore tanto che vi passeggia e quindi essere considerato tanto piรน grande di Lui?
Oltre che quella su questo primo punto, รจ anche inesatta lโinterpretazione di un secondo punto, vale a dire quella per cui alcuni pensano che Adamo ed Eva si siano nascosti tra gli alberi a causa che la disobbedienza commessa faceva loro temere il Signore; in realtร la Genesi afferma che Adamo ed Eva si nascosero davvero e non che essi volevano nascondersi. Come mai, sempre secondo costoro, Dio puรฒ domandare: โDove sei?โ. Noi abbiamo trattato a lungo questa questione, commentando il libro della Genesi. Quando Dio, a seguito dellโalleanza stretta con il popolo dโIsraele, promette di abitare in esso e di โpasseggiare in mezzo agli Israelitiโ, in realtร Egli fa con questi ultimi quello che era descritto nella Genesi, a proposito del Paradiso terrestre: la passeggiata di Dio tra i suoi โsantiโ รจ simile a quella del giardino dellโEden solo che i peccatori si nascondono alla Sua vista e fuggono. Come Caino che โsi allontanรฒ dal Signore ed abitรฒ nel paese di Nod, ad oriente di Edenโ (Es. 4, 16).
โDio รจ in cielo e tu sei sulla terraโ (Qo. 5, 1): con questa espressione si mira ad esprimere la distanza che separa gli uomini da Dio e dai santi. Tra questi ultimi, Gesรน Cristo, che รจ il trono di Dio, allegoricamente chiamato โcieloโ e โla sua Chiesa, sgabello dei suoi piedi, allegoricamente chiamata โterraโ.
Abbiamo quindi cercato, con lโaiuto della Scrittura, di convincere il lettore ad interpretarla in maniera spirituale quando essa sembra relegare Dio in un luogo fisicamente individuabile.