Quante volte ci capita di sentirci avvolti dall’oscurità? Oscurità che penetra il nostro cuore e ci convince di non valere abbastanza, di essere inadeguati, di non poter vivere con gli altri, di non meritare riconoscimenti…
Questi pensieri ci fanno male, ma quanto ci convincono… e alla fine ci accecano, in fondo è più facile dare adito a questi pensieri che accogliere la possibilità di un cammino progressivo, che partendo dai propri limiti e desideri ci permette di vederci e vedere il mondo attorno a me in maniera nuova.
Il cammino è certamente lungo: abbiamo bisogno di chiedere aiuto (gli amici che ci accompagnano), abbiamo bisogno di lasciar fare alla Parola (Gesù che ci tocca), abbiamo bisogno di attendere (prima vediamo alberi, poi vediamo persone).
Nell’epoca in cui ci sembra di poter avere tutto subito senza fatica con un solo clic (un’amicizia su Facebook e Instagram, un panino su Just Eat, un paio di scarpe su Amazon, una relazione su Whatsapp…) ci viene detto che l’essenziale in realtà è un incontro… e tutto il resto (anche tutte le app possibili) diventa aiuto all’esperienza fondamentale della relazione faccia a faccia.
Non si vive da soli: hai bisogno di altri, di Altro. Accoglili, sono lì per te.
l cieco fu guarito e da lontano vedeva distintamente ogni cosa.