Padre Giulio Michelini โ€“ Commento al Vangelo del 6 Gennaio 2023

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La fragilitร  della Parola

Del racconto della fuga in Egitto cogliamo spesso la centralitร  delle figure dei magi: per questa solennitร  dellโ€™Epifania ci soffermiamo invece sulla trama con cui Matteo ha costruito la narrazione. Ci impressiona infatti come tutto la storia sia percorsa da una vera e propria suspense. Non solo, ogni cosa รจ come appesa ad un filo. Riflettiamo, tralasciando molte cose ed entrando nella costruzione del racconto.

I magi vedono una stella, e iniziano un viaggio lunghissimo, ma questo segno ad un certo punto scompare. Come faranno a trovare la strada? Prima difficoltร .

Per trovarne ancora le tracce, i magi si rivolgono addirittura al nemico numero uno di Gesรน (anche se questo il lettore del Vangelo non puรฒ ancora saperlo: lo scoprirร  solo piรน tardi). Lโ€™ironia รจ qui particolarmente forte, perchรฉ ad un re che non รจ giudeo si domanda: ยซDovโ€™รจ il re dei Giudei che รจ nato?ยป (Mt 2,2). Ma nemmeno il re โ€“ e con lui ยซtutta Gerusalemmeยป โ€“ (2,3) sa di cosa parlino i magi, anzi nessuno sembra sapere che deve nascere colui che ora non รจ piรน soltanto un re, ma รจ addirittura diventato il Messia (2,4). Come faranno i magi, e cosa farร  Erode? Seconda difficoltร .

La palla passa allora ai sapienti, agli esperti delle Scritture, che riescono a scovare un antico libro nel quale รจ scritta la profezia sul luogo che รจ Betlemme. Di questa cittร  perรฒ sia il re, sia i sapienti dโ€™Israele (e anche i lettori di Matteo) apprendono che รจ in realtร  un borgo piccolissimo della Giudea, che quasi sfugge alle carte geografiche, anche se era stato onorato dal poter dare i natali alla famiglia di Davide: potrร  davvero un luogo cosรฌ piccolo e in provincia dare i natali al re-messia? E, soprattutto, si puรฒ credere ancora a quelle profezie o sono solo storie raccontate e che avevano senso una volta? Terza difficoltร .

I magi riprendono finalmente il viaggio, sapendo dove andare, e ritrovano la stella. Ma insieme alla stella compare nuovamente allโ€™orizzonte lโ€™ombra della morte: il re Erode, che vuole sapere se รจ nato o non รจ nato il re dei Giudei, andrร  davvero ad adorarlo (2,8), come dice lui, oppure farร  qualche altra cosa? Quarta difficoltร .

Finalmente, i magi arrivano alla casa di Betlemme, e sono appagati da tutte le loro fatiche. Prima che partano per tornare indietro perรฒ i magi fanno un sogno: fragile realtร , questa, fatta di quella strana materia, direbbe Shakespeare nella sua Tempesta, di cui sono fatti anche i personaggi di un dramma in teatro. Si puรฒ davvero credere ad un sogno? O si rivelerร  semplicemente unโ€™illusione? Quinta difficoltร .

I magi ci credono e fanno ritorno al loro paese per unโ€™altra strada, salvandosi (forse) essi stessi da Erode, e dando un poโ€™ di tempo al bambino e alla sua famiglia per fuggire in Egitto. Miracolosamente, tutto si conclude per il migliore dei modi. Ma un dubbio rimane nella mente del lettore: cosa significheranno quei doni che i magi hanno portato al bambino?

Tiriamo le fila. Tantissimi sono i livelli con cui possiamo leggere il vangelo di oggi. Quello cristologico: il re-messia รจ destinato a regnare, ma contro di lui vi รจ giร , prima ancora che nasca, un regno molto ostile; i doni dei magi dicono poi che si tratta di un messia molto particolare, e nella mirra vi รจ addirittura un possibile presagio della morte per salvare il popolo di Israele dai suoi peccati (cfr. Mt 1,21). Il livello teologico: i magi con la conoscenza โ€œnaturaleโ€ delle stelle e con tutta la loro sapienza possono arrivare solo fino ad un certo punto, ma non a Betlemme: per giungere a contemplare Dio serve qualcuno, come gli scribi, che conosca le Scritture e le sappia leggere. Anzi, servono proprio le Scritture, la Parola di Dio, la sua rivelazione positiva. Il livello della storia della salvezza: lโ€™Antico Testamento รจ per Matteo profezia del Nuovo. Negli oracoli del profeta su Betlemme cโ€™รจ chiaramente scritto che il Messia viene dalla casa di Davide: si porta cosรฌ a compimento quanto scritto anche nel Secondo libro di Samuele, quando il profeta Natan dice al re Davide: ยซTe poi il Signore farร  grande, poichรฉ una casa farร  a te il Signoreยป (2Sam 7,11-13).

Cโ€™รจ soprattutto, in questo racconto, il livello della fragilitร  della Parola. Tutto nel nostro racconto รจ appeso ad un filo, ma soprattutto ci stupisce il fatto che nรฉ il re dei Giudei, nรฉ i sommi sacerdoti nรฉ tanto meno gli esperti della Scrittura, cioรจ gli scribi, si preoccupino di capire fino in fondo quello che sta accadendo. Ma come?, arrivano dei sapienti da lontano che affrontano un lungo viaggio, chiedono aiuto e illuminazione, e quando finalmente si capisce che la risposta alla domanda dei magi รจ nelle Scritture, nessuno a Gerusalemme le prende sul serio. Quanto รจ ancora vero tutto questo. E quante volte le Parole di Dio che sono nella Bibbia ci scivolano via nelle sedi che anche per noi sono quelle piรน preposte per invece ascoltarle.

Ma da tale libertร  dipende la forza โ€“ e la fragilitร  โ€“ della Parola di Dio. Se spesse volte siamo portati a ritenerla, giustamente, potente e forte come ยซuna spada a doppio taglioยป (Eb 4,12), capace di illuminare la nostra vita come una ยซlampada per i nostri passiยป (Sal 105), eterna Parola che non verrร  mai meno, mentre tutte le altre cose di questo mondo passeranno (cfr. 1Pt 1,25), ebbene, se tutto questo รจ vero, รจ vero anche che la parola รจ cosรฌ fragile che si affida al nostro ascolto. Guai se ci fosse imposto di credere, o di capire quanto รจ invece abbandonato alla nostra povera fede. Il fatto che da Gerusalemme nessuno si muova, conferma che solo per fede puoi vedere in quel bambino il Messia, e solo cosรฌ prostrarti, ed adorarlo.

Fonte

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