Padre Giulio Michelini โ€“ Commento al Vangelo del 4 Dicembre 2022

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Di Giovanni parlano non solo i vangeli, ma anche gli storici, come lโ€™ebreo Giuseppe Flavio, il quale lo descrive come un ยซuomo buono, che esortava i giudei a condurre una vita virtuosa e a praticare la giustizia vicendevole e la pietร  verso Dio, invitandoli ad accostarsi insieme al battesimoยป.

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Commento al Vangelo della II Domenica di Avvento

Il โ€œvenienteโ€ che Giovanni immagina non sarร  affatto il Messia Gesรน di Nazaret: il Battista lo aveva immaginato come un giudice spietato, che sarebbe venuto non a salvare, ma a regolare i conti proponendo la soluzione piรน facile per rimediare al dilagare del peccato: la morte del peccatore. Gesรน non eserciterร  mai in tal modo il suo ruolo messianico, e se riprenderร  alcune parole del Battista, come quella sulla conversione (cf. Mt 4,17: ยซConvertiteviยป), dirร  di essere venuto non per la rovina, ma per la salvezza dei peccatori.

Nonostante lโ€™errore di prospettiva, dalle parole del Battista si coglie un urgente appello alla conversione, caratteristico del tempo di Avvento. La parola greca usata per esprimere tale annuncio รจ metรกnoia, che alla lettera potremmo scomporre in due concetti, โ€œoltreโ€ (meta) la โ€œmenteโ€ (nous), per dire un โ€œcambiamento di parereโ€. Soprattutto Gesรน, piรน che il Battista (il quale invitava a una revisione dei costumi e alla correzione delle ingiustizie), chiederร  una conversione del modo di pensare per accogliere il regno e la sua novitร .

Il Battista si trova in una condizione alquanto anomala, che doveva suscitare stupore: nonostante fosse figlio di un sacerdote (cf. Lc 1), vive nel deserto della Giudea.

Questo elemento deve aver impressionato la memoria dei suoi contemporanei, ed รจ rimasto nel racconto di Luca, e cioรจ il fatto che Giovanni deve essersi staccato dalla โ€œprofessioneโ€ del padre: ยซil figlio unico di un sacerdote di Gerusalemme aveva infatti lโ€™obbligo solenne di subentrare al padre nella sua funzione e di garantire, mediante un matrimonio e dei figli, la continuitร  della propria stirpe sacerdotale.

Se questa era la reale situazione storica, a un certo punto Giovanni deve aver voltato le spalle e deve aver scandalosamente โ€“ per occhi giudei โ€“ rifiutato il suo obbligo di essere sacerdote sulle orme del padreยป. Da questo gesto clamoroso parte la storia del Giovanni che conosciamo, e che il vangelo di Matteo ci presenta oggi.

Il Battista deve essere andato volutamente vicino al luogo da cui era salito al cielo Elia, il profeta del fuoco che aveva tentato di riportare Israele a Dio, il cui ritorno avrebbe preceduto il Messia. Forse per questa ragione Giovanni veste come Elia (2Re 1,8), ma poichรฉ la sua dieta era basata sulle regole di puritร  giudaiche, essendo le locuste insetti di cui ci si puรฒ nutrire (Lv 11,22), ed essendo il miele delle api altrettanto kosher (a meno che qui non si intendessero altri alimenti, come ad es. carrube e datteri), รจ perรฒ possibile che il Precursore avesse anche altre preoccupazioni. Poichรฉ lโ€™impuritร  impediva di accostarsi a Dio, Giovanni non compie solo gesti ascetici, ma evita di vestirsi di tessuti toccati da donne o di mangiare cibi toccati da altri, per paura di contaminarsi.

Anche se il Battista non ha visto con chiarezza il volto del Messia, ha vissuto coerentemente fino in fondo la sua attesa, nel deserto e vicino al Giordano, dove battezzava. Il tempo di Avvento รจ unโ€™occasione da non sprecare e per stare, anche oggi, nel nostro deserto, rientrando in noi stessi, cambiando mentalitร  e vita, per aprirci a Colui che deve venire.

Le parole pronunciate da Giovanni, poi, soprattutto oggi sono attuali, non solo perchรฉ annunciano la conversione per il perdono dai peccati, ma anche perchรฉ sono confermate e rese credibili da una vita autentica: il Battista vive in modo essenziale, e senza alcuna forma di narcisismo รจ tutto proteso verso chi lui non conosce ancora, ma che giร  riconosce come piรน forte di lui.

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Dal Battista impariamo anche noi a non guardare tanto a noi stessi, ma ad aprirci agli altri e allโ€™Altro, e soprattutto impariamo a cercare, magari anche lรฌ dove viviamo, un nostro piccolo โ€œdesertoโ€ dove non risuoni solo la nostra voce, ma quella dellโ€™unica Parola che salva.

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