Il Battista e Gesรน
In questa terza domenica di Avvento ritorna il Battista. La scena del vangelo di Matteo inizia nella fortezza-prigione di Macheronte, nellโattuale Giordania. Giovanni era stato imprigionato lรฌ, e non lo sappiamo dai vangeli, ma dallo storico ebreo Giuseppe Flavio, che nelle Antichitร Giudaiche scrive che Erode lo aveva inviato in catene a Macheronte, e lร fu ucciso.
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Possiamo dividere il vangelo in due parti. Nella prima si vede allโopera la delegazione inviata da Giovanni a Gesรน, e viene riportata la sua risposta. La prospettiva rispetto al rapporto che questi due avevano allโinizio del vangelo si inverte: se prima Giovanni parlava di ยซcoluiยป che sarebbe dovuto venire, ora รจ Gesรน a parlare del battezzatore, a seguito della sua domanda riguardante la possibilitร che egli sia o meno il Messia. Attenzione: lโinterrogazione di Giovanni โ come Matteo ben precisa โ รจ originata non dal suo aver visto qualcosa, ma dallโaver udito (v. 2), probabilmente perchรฉ lโevangelista vuole sottolineare la situazione del Battista che รจ in carcere e non ha potuto vedere quanto Gesรน ha fatto; Giovanni ha perรฒ certamente potuto ascoltare il racconto delle sue opere.
Il senso della domanda del Battista implica che questi si attendeva un Messia secondo parametri diversi da quelli che gli riferiscono di Gesรน, o che forse aspettava una realizzazione diversa della sua missione. Nel giudaismo precristiano il Cristo era immaginato in una decina di modi differenti (un Messia davidico, uno di Aronne, uno di Efraim, di Giuseppe, uno angelico, una personalitร corporativa come il popolo di Israeleโฆ), e quello che sarร realizzato da Gesรน รจ originale per tanti versi. Giovanni, come abbiamo giร detto, doveva aspettarsi in particolare un Messia che avrebbe portato una soluzione radicale al peccato, ovvero lโestirpazione dei peccatori. Insomma, le opere che Gesรน ha compiuto e di cui viene a conoscenza Giovanni non sembrano corrispondere pienamente alle sue aspettative.
La risposta che Gesรน dร alla delegazione รจ โapertaโ. Alla domanda โSei tu?โ, non vi si trova un โsรฌโ (o un โnoโ), perchรฉ viene lasciato spazio allโinterlocutore per decidere. Ogni decisione di fede in Gesรน Messia, in fondo, deve avere come condizione previa la libertร . La stessa cosa accadrร nel processo davanti al Sinedrio: alla domanda di Caifa โ simile a quella del Battista โ Gesรน risponderร ยซTu lโhai dettoยป (26,64). La risposta alla delegazione, per il lettore del primo vangelo, tra lโaltro, non puรฒ essere ancora definitiva: che Gesรน sia o meno il ยซvenienteยป Messia รจ la questione di tutto il racconto, e infatti ritornerร al capitolo 16, con la confessione di Pietro, e sarร ripresa poi con la narrazione di altre opere e parole di Gesรน, e avrร il suo climax, come detto, nella domanda di Caifa nel racconto della passione.
Nel cuore della risposta alla delegazione, al v. 5, si trova una composizione da testi di Isaia che si riferiscono a cinque miracoli giร narrati da Matteo (ciechi che vedono: 9,27; zoppi = paralitico: 9,5; lebbrosi: 8,2; sordi: 9,32; morti che risorgono: 9,18), e che raggiungono il culmine con lโopera di evangelizzazione dei poveri (cfr. 5,3 ecc.). La conclusione contiene poi una beatitudine, che forse mostra lo scandalo del dover accettare un Messia come Gesรน: ยซBeato รจ colui che non trova in me motivo di scandalo!ยป. Con queste parole Gesรน sembra delineare una missione messianica profetica non di tipo sociale o politico, ma soprattutto di liberazione spirituale.
Nei versetti seguenti โ la seconda parte di questa pagina โ si descrive la delegazione che parte per tornare da Giovanni, e Gesรน che ora si rivolge alle folle. Non sappiamo come abbia reagito il Battista, e se abbia potuto vedere in Gesรน di Nazaret Colui che egli aveva annunciato e attendeva. La stima che Gesรน ha di lui รจ comunque evidente, e si coglie dalla descrizione che fa del suo modo di vivere, opposto a quello dei ricchi: il Battista รจ il piรน grande profeta dellโeconomia che precede il Cristo, ma da un punto di vista umano. Chiunque sia entrato nellโeconomia del Regno annunciato da Gesรน, e dunque nella nuova mentalitร che lo riconosce come Messia, รจ infatti piรน grande di Giovanni. Anche se altre interpretazioni sono possibili, oggi molti commentatori tendono, sulla base di queste affermazioni, a vedere Giovanni come escluso dal Regno (non dalla salvezza), proprio come Mosรจ che โ pur avendo portato il suo popolo fino al limite โ non รจ riuscito a entrare nella terra.
Resta da capire se tale esclusione sia dovuta alla sua morte prematura (morte avvenuta per coerenza con la giustizia della Torร , di cui Matteo scriverร al c. 14) o al fatto che egli non sembra, in ragione della domanda a Gesรน (11,2-3), averlo riconosciuto come Messia dโIsraele.
Non tocca a noi giudicare! Il primo testimone di Cristo รจ stato certamene sottoposto al giudizio della misericordia del Messia Gesรน. E la sua domanda (ยซSei tu colui che dobbiamo aspettare?ยป), vale anche per noi, รจ anche la nostra domanda.
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