IV di Pasqua
Anno C โ At 13,14.43-52; Sal 99; Ap 7,9.14b-17; Gv 10,27-30
LA VITA ETERNA
Giovanni Vannucci, omelia pronunciata domenica 01 maggio 1977, 4a domenica di Pasqua, Anno C, durante il rito eucaristico pomeridiano delle ore 18 nellโeremo di San Pietro alle Stinche โ Greve in Chianti โ FI. Pubblicata in Ogni uomo รจ una zolla di terra, Borla editore, Roma, 1999. ยซLa vita eternaยป pag. 174-179.
ยซIn questa pagina del Vangelo ci sono due espressioni sulle quali tenterรฒ di riflettere insieme a voi. La prima รจ quella che dice Cristo: โle mie pecorelle ascoltano la mia voceโ. Cosa significa ascoltare la voce del Signore? Vedete, voi ora state ascoltando la mia voce; io comunico a voi quello che io penso, le riflessioni che questa pagina del Vangelo ha risvegliato in me. Supponete, ora, di ascoltare Cristo, non il padre Giovanni, ma Cristo. E chi รจ Cristo? ร colui che ha detto: โIo e il Padre siamo una cosa solaโ, cioรจ fra lโIo personale di Cristo e lโIo infinito, sconfinato di Dio, non cโรจ nessuna distinzione. ร Dio che fluisce attraverso la parola di Cristo. Ascoltare allora la voce di Cristo significa ascoltare Dio. E quando noi ascoltiamo le parole di Cristo, queste scendono nel nostro essere come i semi che si buttano sulla terra, ora, in primavera, poi nascono. Sono dei germi di vita. Non sono come le parole che posso dirvi io, che riflettono soltanto il pensiero di un uomo, che puรฒ essere espresso bene o meno bene.
Cosรฌ, quando voi parlate, chi vi ascolta, attraverso le vostre parole giunge a capire il vostro pensiero, quello che voi volete comunicare agli altri, ma le vostre parole, come le mie parole, sono sempre parole umane. Possono risvegliare lโattenzione, possono produrre un qualche effetto dentro il nostro essere, ma non creano un altro uomo, mentre le parole di Cristo creano in noi una vita differente, un cambiamento profondo del nostro essere. ร come se la nostra natura interiore venisse fecondata da dei germi di vita. Allora si capisce cosa vuol dire il Signore: le mie pecorelle โ cioรจ quelle che mi seguono, le creature che io amo e che rispondono al mio amore โ ascoltano la mia voce. Perchรฉ avviene questo โ come nel miracolo della germinazione della terra -: il seme diventa vivo con la terra e trasforma la terra, la terra dร il nutrimento al germe che vi viene posto, e allora si ha una identificazione fra la terra e il germe: la terra fiorisce nella pianta, la terra dร i suoi frutti attraverso la pianta.
E cosรฌ, quando noi ascoltiamo le parole di Cristo, con semplicitร e con oblazione totale del nostro essere, esse scendono nel profondo della nostra anima, della nostra mente, del nostro Spirito e lo rendono fecondo, lo trasformano, lo rendono vivo, di una vita che non viene dallโuomo, ma che viene da Cristo, perchรฉ Cristo รจ il grande mediatore, qui sulla terra, del mistero infinito di Dio. Allora, ascoltando le parole di Cristo, lasciandole crescere in noi, noi entriamo in una vita differente che non รจ nรฉ la vita della terra nรฉ la vita dellโuomo. ร la stessa vita di Dio. E quanto piรน queste parole germogliano in noi, tanto piรน si verifica nel nostro cammino terreno quella parola che Cristo dice di se stesso, ma che un giorno io spero di poter dire di me stesso e spero che ciascuno di voi potrร dirla: Io e il Padre siamo una sola cosa.
E allora comprendiamo cosa significa la vita eterna. Hai mai pensato te, Carolina, alla vita eterna? Cosa significa? Si dice una vita senza fine, ed รจ vero anche questo, ma la vita eterna รจ la fioritura di tutto il nostro essere nella infinita vita di Dio. E questo fatto, questa maturazione, questa dilatazione del nostro essere piรน vero non avviene soltanto nel Paradiso, avviene qui sulla terra, e quando lโuomo รจ fecondato dalle parole di Cristo, diventa una creatura differente. E in cosa consiste questa differenza? Io cercherรฒ di dirvi quello che penso con parole semplici. Vedete, noi siamo immersi nella vita. Tutto รจ vita, nel cosmo, nella terra, tutto รจ vita. E se noi riuscissimo, per una trasformazione del nostro essere โ e questo รจ possibile -, a partecipare a tutta la vita, a sentire la vita del vermiciattolo che incontriamo lungo il sentiero nelle giornate di pioggia, a sentire la vita degli animali, la vita delle piante, la vita degli altri esseri, come la nostra vita, in noi ci sarebbe un grande cambiamento: rispetteremmo la vita, sentiremmo la vita che ci anima in tutto il nostro essere, sia nel corpo che nellโanima, nel sentimento, nella mente, sentiremmo un dono fatto a noi e fatto a tutte le creature e ci sentiremmo una sola cosa per questo fatto di partecipare alla vita degli altri, una sola cosa con tutti gli altri.
Oppure, supponete anche che il nostro cuore, un giorno, per un miracolo โ e il miracolo Cristo lo compie sempre โ si dilati, e cominci ad amare piรน intensamente le persone vicine, poi ad amare le persone che sono prossime a queste persone vicine, e poi ad amare le persone piรน lontane e poi ad amare tutte le persone che sono sulla terra e poi ad amare tutte le realtร viventi che sono nellโinfinito cosmo. Cosa avviene? Che il nostro amore abbraccia tutte le cose ed รจ in pace con tutti gli esseri. E questa รจ la vita eterna sul piano della vita. Se poi noi riusciamo, con la germogliazione delle parole di Cristo che scendono in noi, a raggiungere la perfetta libertร , cioรจ a non sentirci nemici di nessuno, separati da nessuno, a non sentire nessun istinto di violenza, di sopraffazione, di cattiveria, che si interponga fra noi e gli altri, allora saremo perfettamente liberi, liberi di una libertร sconfinata. E questa รจ la vita eterna.
E saremo delle creature nuove, continueremo ad agire nellโesistenza, adempiendo a tutti i doveri, a tutte quelle cose che costituiscono la nostra vita giornaliera, ma con animo piรน vasto, con un cuore infinitamente piรน grande e non saremo piรน chiusi nelle nostre piccinerie, nelle nostre meschinerie, non sentiremo piรน il peso di tutto il travaglio dellโumanitร attuale, perchรฉ saremo un punto di riferimento e di risanamento di tutta la coscienza dellโuomo, e sperimenteremo quello che Cristo ha sperimentato in una maniera piรน assoluta, piรน vera, piรน sconfinata di noi stessi: che noi siamo una sola cosa con la vita. E la vita รจ Dio. Una sola cosa con lโamore. E lโamore รจ Dio. Una sola cosa con la libertร . E la libertร รจ Dio. Una sola cosa con la veritร . E la veritร รจ Dio. Questa รจ la vita eterna. E questa รจ la vita eterna che Gesรน Cristo ci dร .
Non dobbiamo sentire il mistero, la presenza, la persona di Cristo come un qualcosa che รจ al di fuori di noi, ma li dobbiamo sentire come una forza potente di vita che, quando noi diventiamo coscienti ci trasforma totalmente e ci rende delle creature universali, perchรฉ da figli dellโuomo diventiamo figli di Dio e il figlio di Dio รจ grande e sconfinato come Dio stesso e non รจ separato da nessuna creatura. E non ha dei sentimenti che lo separano da nessuna creatura e, anche se รจ in carcere, gode di una libertร che nessun uomo potrร mai raggiungere se non diventa figlio di Dio.
Ecco, questa รจ la vita eterna. Pensiamo che siamo tutti in cammino verso questa vita eterna, che potremo godere qui sulla terra, perchรฉ il tempo รจ una nostra illusione, lo spazio รจ una nostra illusione. Quando il nostro essere matura noi potremo sentire nella nostra persona presenti tutti i tempi, il passato, il presente, il futuro. Sentiremo presenti tutti gli spazi, tutte le esistenze. Proveremo uno stato dโ animo che รจ operato in noi da questa trasformazione, da questa risurrezione di tutto il nostro essere in Cristo.
In questa Messa, stasera, preghiamo per tutti noi, perchรฉ ciascuno di noi possa, almeno un istante della sua esistenza terrena, vivere questo momento eterno della vita eterna, in cui sentiamo il nostro piccolo essere sconfinatamente grande come lโessere di Dio, in cui vediamo la nostra piccola vita straripare verso i confini piรน lontani e immergersi nellโinfinita vita di Dio.
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