padre Giovanni Vannucci โ€“ Commento al Vangelo per domenica 4 Aprile 2021

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LA RISURREZIONE1

Il flusso del tempo รจ simile a una spirale ascendente, lungo la cui linea troviamo dei momenti identici, ma trasferibili su un livello piรน alto. Questi momenti, per lโ€™umanitร  in generale, costituiscono delle epoche, delle รจre il cui contenuto viene condensato nelle grandi metafore che guidano, per un lungo tratto di tempo, un determinato comportamento qualitativo della civiltร . Per lโ€™uomo concreto, che vive in un limitato segmento del piรน ampio ritmo metaforico, tali momenti vengono riassunti nelle ricorrenze liturgiche o cultuali che segnano le stagioni dellโ€™anno rituale. Cosรฌ, mentre la vita individuale รจ scandita nel corso dellโ€™anno dalle celebrazioni liturgiche, il tempo cosmico รจ ritmato dalla successione delle metafore che segnano le รจre della Creazione, della Giustizia, dellโ€™Amore, della Libertร , della Conoscenzaโ€ฆ

Momenti che si avvicendano come il motivo fondamentale di una sinfonia musicale. Se i musicisti nellโ€™esecuzione non vi partecipano pienamente, cโ€™รจ scadimento nel banale; cosรฌ la ricorrenza liturgica, se non รจ vissuta intensamente, viene banalizzata nellโ€™accessorio, nel marginale, nel folkloristico. In tal maniera il Giovedรฌ Santo finisce con lโ€™essere il giorno del pane di ramerino, il Venerdรฌ Santo quello della processione di Gesรน morto, il Sabato Santo quello dello Scoppio del Carro, la Pasqua la domenica dellโ€™uovo benedetto!

Possiamo celebrare la Risurrezione in due maniere: o partecipando con tutto lโ€™essere al suo contenuto, o vivendola nelle sue forme esteriori e decorative.

Chi partecipa con tutta lโ€™anima alla celebrazione pasquale immette la parte migliore di se stesso nelle energie che il Risorto ha inserito nellโ€™umana coscienza, per assurgere, attraverso la morte e il rinnegamento di se stesso, alla Vita nuova che sgorga dal sepolcro vuoto, e incamminarsi verso lโ€™arioso tempio dello Spirito Santo. Vivere la Risurrezione รจ attuarla in se stessi, risorgendo, superandole, da tutte le mortificanti banalitร  del nostro personale esistere.

Se prima non si muore non si puรฒ risorgere, non vi รจ risurrezione senza morte, come non esiste riscatto senza schiavitรน, luce senza tenebre, bene senza male. Per vivere la Risurrezione รจ necessario morire, chi non muore non risorgerร .

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Molti sono i modi di morire, uno solo in veritร  costituisce il preambolo alla risurrezione: la morte del rinnegamento di se stessi; questa morte ci inserisce nella corrente della risurrezione, nella rivelazione consustanziale che ci rende una sola realtร , mediante lโ€™ardore dello Spirito, con il Figlio e con il Padre.

Morire รจ necessario per risorgere, ma in questa morte non รจ la carne che muore. Niente รจ piรน immortale della carne, nulla piรน vincolante della carne. Pensiamo di fare la nostra volontร , invece si eseguiscono i comandi dello stomaco, del sangue, del sesso, dei nervi, delle voglie. Fintantochรฉ eseguiamo gli ordini dellโ€™organismo, esistiamo e non siamo nรฉ tenebra nรฉ luce, nรฉ bene nรฉ male, nรฉ veritร  nรฉ menzogna. Quando invece orientiamo le energie della nostra tremenda natura verso la conoscenza della sostanziale veritร  di essere spiriti immortali, spiriti eterni, figli del Padre, allora รจ possibile la morte che precede la risurrezione, allora moriamo e risorgiamo.

La carne, il sangue, i nervi, le velleitร  non dominano piรน, e veniamo a conoscere quello che nella realtร  siamo: terra perchรฉ nati dalla terra, spirito perchรฉ nati dallo spirito, e perchรฉ tali chiamati a trasfigurare la terra in una pienezza di luce e di vita. Le opere della carne nella carne si esteriorizzano, le opere dello spirito nello spirito si sublimano. Se nella carne, nel perenne gioco della vita che fluisce, cโ€™รจ una perennitร  di mutazioni, questa non puรฒ esistere nello spirito. Ogni avanzamento nello spirito รจ una conquista da cui non possiamo tornare indietro; i ponti e le navi sono bruciati. Sempre oltre, la gloria della risurrezione รจ continua, la sua animazione รจ costante.

Nel profondo dellโ€™essere nostro, laddove il cuore osa far sentire il suo palpito, dove siamo soli, piรน soli di ogni solitudine, sentir ascendere la vita nel profondo abisso della morte, e vivere totalmente in questa realtร , comprendendo che essa sola ha un significato.

Vivere la Risurrezione! Ma essa non si vive riflettendovi per pochi istanti, per ritornare al piรน presto alle vecchie cose. Non si vive la Risurrezione ricordandoci ciรฒ che fummo e turbandoci di ciรฒ che saremo domani. La Risurrezione annulla lโ€™ieri e ignora il domani. รˆ lโ€™oggi perenne, continuo, costante; in essa tutto รจ bruciato, ciรฒ che rimane brucia della propria natura.

Vivere la Risurrezione nella inebriante certezza che il passato รจ un vuoto sepolcro! Vivere la Risurrezione nellโ€™esperienza esaltante che Cristo รจ la Parola eterna vivente e operante nel tessuto denso della nostra esistenza. Egli scende nella nostra carne per farla vivere della vera vita; entra nelle nostre menti, nei nostri cuori e vi libera lโ€™Eterno che vi era tenuto legato da morte ideologie, da limitato amore; varca le soglie dei nostri amati templi e li distrugge, per iniziare la costruzione del tempio non manufatto, ove Dio non sia invocato ma presente.

Penetra nelle nostre idee di razza, di popolo, di patria, di religione, e brucia i loro elementi caduchi ed egoisti, per far brillare la visione dellโ€™Uomo vero, dellโ€™uomo eterno non piรน vincolato a mรจte terrene, ma in cammino verso la vita senza fine, ove lโ€™uomo finalmente si sentirร  figlio di Dio. Avvicina le nostre tradizioni venerabili e plurisecolari, e vi risveglia unโ€™inquietudine di vita e di veritร  che farร  dileguare tutto ciรฒ che in esse รจ sorpassato e morto.

Vivere la Risurrezione รจ immergersi nellโ€™ebbrezza della vita che รจ oltre tutte le possibili morti; รจ sperimentare che il Risorto รจ il movimento vitale che sprona le coscienze verso piรน veritร , piรน amore, piรน libertร ; รจ sentire che il Risorto, non piรน contenibile in nessuna forma, รจ la piena fioritura di ciรฒ che รจ, รจ lโ€™eterno rinnovamento della coscienza, la risurrezione di tutti gli istanti della nostra esistenza di uomini.

1 Giovanni Vannucci, ยซLa Risurrezioneยป. Domenica di Pasqua โ€“ Anno B -, in Verso la luce, 1a ed. Centro studi ecumenici Giovanni XXIII, Sotto il Monte (BG) ed. CENS, Milano 1984 โ€“ Pag. 67-70.

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