IL VERBO ENTRA NELLA CITTร DELLโUOMO
La Croce, sulla quale verrร appeso il Figlio di Dio e dellโUomo, viene lentamente innalzata. Su di essa, anche lโiniziato al mistero del patire e del risorgere di Cristo deve essere crocifisso.
La Croce, nella sua realtร materiale, รจ il patibolo conosciuto, usato dai popoli dellโantichitร romana. Nel suo significato ultimo, รจ il punto dโincontro tra il cielo e la terra e della loro unione armoniosa in Cristo. Nel suo senso storico, รจ il segno dโabolizione tracciato su tutte le istituzioni sociali che, insensibili alla Parola Creatrice di Dio, cercano di circoscrivere lโeternitร al tempo; lโascesa continua dellโEssere, alla stasi di una determinata forma di civiltร ; il rinnovarsi incessante del creato, a una forma immutabile. Il compito di ogni societร , religiosa o civile, รจ di condurre lโuomo singolo, ordinatamente, alla sua maturitร cosciente. Per non venire meno alla sua missione, la societร , religiosa o civile, dovrebbe trarre continuo alimento dalla Parola Creatrice di Dio; Parola che viene comunicata dallโilluminazione dei Profeti e dei Santi che additano i tempi di Dio.
Una societร aperta alle albe di Dio non รจ insensibile allโannuncio di visioni piรน vaste e piรน profondamente umane; consapevole che lโuomo รจ chiamato a esser Figlio di Dio, non si chiude nella venerazione di un ordine acquisito o di unโobbedienza assoluta a una casta politica o sacerdotale.
Lโiniziando al mistero cristiano riceve, nella domenica delle Palme, la conoscenza che Gesรน รจ oltre tutte le limitazioni che nascono dalla natura inferiore dellโuomo, assetata di potere; oltre tutte le costruzioni che sorgono da essa. Apprende anche che Gesรน abolisce tali costruzioni non con clamorose proteste, ma amandole fino a essere annientato da esse, per trasmutarle dallโinterno.
Gesรน ha superato la tentazione del potere; la societร civile e religiosa, del suo tempo e di ogni tempo distaccato da Cristo, ha ceduto alla suggestione del potere.
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Lโincontro di questa societร con Cristo, il non-Violento, il Capo rivestito di tutta lโAutoritร e privo del potere, non poteva avere altro risultato che lโinnalzamento della Croce.
La domenica delle Palme รจ lโirruzione pacifica della Gerusalemme celeste, il centro della Pace e della Comunione, nella Gerusalemme terrena, violenta e ribelle.
Il popolo accoglie il Re mansueto con gioia, sventola vessilli nati dalla madre terra: rami di ulivo e di palma.
In questa domenica il potere, la fiducia nel potere dellโuomo devono cadere dal cuore dellโiniziato che, prendendo i vessilli della pace e della luce โ lโulivo -, del cibo immortale โ la palma โ , preparati dalla terra senza lโintervento dellโuomo, accoglie il Re pacifico, il vincitore della tentazione del potere, come lโunica e la vera Autoritร che lo condurrร nella luce della cittร di Dio.
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