padre Giovanni Vannucci โ€“ Commento al Vangelo per domenica 28 Marzo 2021

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IL VERBO ENTRA NELLA CITTร€ DELLโ€™UOMO

La Croce, sulla quale verrร  appeso il Figlio di Dio e dellโ€™Uomo, viene lentamente innalzata. Su di essa, anche lโ€™iniziato al mistero del patire e del risorgere di Cristo deve essere crocifisso.

La Croce, nella sua realtร  materiale, รจ il patibolo conosciuto, usato dai popoli dellโ€™antichitร  romana. Nel suo significato ultimo, รจ il punto dโ€™incontro tra il cielo e la terra e della loro unione armoniosa in Cristo. Nel suo senso storico, รจ il segno dโ€™abolizione tracciato su tutte le istituzioni sociali che, insensibili alla Parola Creatrice di Dio, cercano di circoscrivere lโ€™eternitร  al tempo; lโ€™ascesa continua dellโ€™Essere, alla stasi di una determinata forma di civiltร ; il rinnovarsi incessante del creato, a una forma immutabile. Il compito di ogni societร , religiosa o civile, รจ di condurre lโ€™uomo singolo, ordinatamente, alla sua maturitร  cosciente. Per non venire meno alla sua missione, la societร , religiosa o civile, dovrebbe trarre continuo alimento dalla Parola Creatrice di Dio; Parola che viene comunicata dallโ€™illuminazione dei Profeti e dei Santi che additano i tempi di Dio.

Una societร  aperta alle albe di Dio non รจ insensibile allโ€™annuncio di visioni piรน vaste e piรน profondamente umane; consapevole che lโ€™uomo รจ chiamato a esser Figlio di Dio, non si chiude nella venerazione di un ordine acquisito o di unโ€™obbedienza assoluta a una casta politica o sacerdotale.

Lโ€™iniziando al mistero cristiano riceve, nella domenica delle Palme, la conoscenza che Gesรน รจ oltre tutte le limitazioni che nascono dalla natura inferiore dellโ€™uomo, assetata di potere; oltre tutte le costruzioni che sorgono da essa. Apprende anche che Gesรน abolisce tali costruzioni non con clamorose proteste, ma amandole fino a essere annientato da esse, per trasmutarle dallโ€™interno.

Gesรน ha superato la tentazione del potere; la societร  civile e religiosa, del suo tempo e di ogni tempo distaccato da Cristo, ha ceduto alla suggestione del potere.

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Lโ€™incontro di questa societร  con Cristo, il non-Violento, il Capo rivestito di tutta lโ€™Autoritร  e privo del potere, non poteva avere altro risultato che lโ€™innalzamento della Croce.

La domenica delle Palme รจ lโ€™irruzione pacifica della Gerusalemme celeste, il centro della Pace e della Comunione, nella Gerusalemme terrena, violenta e ribelle.

Il popolo accoglie il Re mansueto con gioia, sventola vessilli nati dalla madre terra: rami di ulivo e di palma.

In questa domenica il potere, la fiducia nel potere dellโ€™uomo devono cadere dal cuore dellโ€™iniziato che, prendendo i vessilli della pace e della luce โ€“ lโ€™ulivo -, del cibo immortale โ€“ la palma โ€“ , preparati dalla terra senza lโ€™intervento dellโ€™uomo, accoglie il Re pacifico, il vincitore della tentazione del potere, come lโ€™unica e la vera Autoritร  che lo condurrร  nella luce della cittร  di Dio.

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