padre Giovanni Vannucci โ€“ Commento al Vangelo per domenica 20 Febbraio 2022

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LA MISERICORDIA

Estratto da โ€œLa vita senza fineโ€ di Giovanni Vannucci โ€“ O.S.M.

ยซAmate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano [โ€ฆ]. Daโ€™ a chiunque ti chiede; a chi prende del tuo, non richiederlo. [โ€ฆ] Se amate quelli che vi amano, che merito ne avrete? Anche chi non crede in Dio fa lo stesso. [โ€ฆ] Amate invece i vostri nemici [โ€ฆ]. Siate misericordiosi, come รจ misericordioso il Padre vostro. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarร  perdonatoยป (Luca 6, 27-37).

Questa รจ una delle numerose pagine del Vangelo che ci lasciano profondamente sconvolti e tristi. Chi di noi รจ allโ€™altezza di questa pagina? Di fronte a essa, se siamo onesti, dobbiamo dire che non siamo cristiani.

Tuttavia pensiamo insieme alle linee semplici di questa pagina del Vangelo.

Cosโ€™รจ il cristianesimo? Il cristianesimo รจ il ยซportare avantiยป la vita, รจ lโ€™introdurre la vita dovunque cโ€™รจ una manchevolezza di vita, ovunque cโ€™รจ un ripiegamento in se stessa della vita. Il cristiano interviene ยซportando avantiยป la vita: nellโ€™odio introduce lโ€™amore, nelle parole dure introduce la benevolenza, nella durezza di cuore introduce quelle forze che disgelano il cuore. Il cristiano รจ preoccupato di una sola cosa: di portare la vita, al di lร  di tutte le ingiustizie possibili a noi uomini, al di lร  di tutte le visioni moralistiche della vita, al di lร  di tutte le interpretazioni giuridiche anche del cristianesimo e di tutti gli indurimenti istituzionali del cristianesimo.

La Chiesa scomunica, e il cristiano continua ad andare a braccetto con chi รจ scomunicato. La Chiesa puรฒ condannare, dichiarare peccatore uno, metterlo sul rogo, e il vero cristiano brucia sul rogo con colui che รจ condannato. Perchรฉ il cristiano deve unicamente e solamente portare la vita.

Questa credo sia lโ€™interpretazione piรน semplice e anche piรน profonda del cristianesimo. Il cristiano dovโ€™รจ la malattia porta la salute, dovโ€™รจ la tristezza cerca di portare la gioia, dove ci sono persone soffocate dalla durezza delle istituzioni, ยซentra dentroยป e le spezza, perchรฉ lโ€™uomo sia libero. Dove cโ€™รจ odio il cristiano ยซentra dentroยป e diffonde amore, pagando sempre di persona, perchรฉ la vita si afferma sempre attraverso il sacrificio dei figli migliori dellโ€™umanitร . Non cโ€™รจ altra via: anche a noi cristiani non รจ offerto un sentiero piรน comodo per poter esser vicini al nostro Maestro.

Cโ€™รจ un altro punto nel brano evangelico di Luca che mi pare molto importante e sul quale ho riflettuto a lungo. Noi siamo troppo abituati a leggere il Vangelo come una serie di insegnamenti, di direttive, di precetti, di comandi, di conoscenze che ci vengono da Cristo, e li riceviamo dallโ€™esterno. Anche queste parole: ยซAmate i vostri nemiciยป (Luca 6, 27), le sentiamo risuonare nei nostri orecchi come se ci venissero dallโ€™esterno.

Io penso che il cristianesimo comincia a nascere in noi quando ci identifichiamo col Cristo e sentiamo come urgenza insopprimibile della nostra esistenza quelle direttive che leggiamo nel Vangelo, e che devono essere nostre.

Ciascuno di noi dovrebbe sentirsi Cristo nella vita, cioรจ portatore di quella vita di Cristo che รจ la vita del Cristo e la vita stessa di Dio. Perciรฒ io non devo perdonare perchรฉ Cristo mi ha detto di perdonare, ma devo perdonare perchรฉ in me vive Cristo, in me pulsa la vita; devo portare la vita non perchรฉ Cristo ha portato la vita e ha detto: ยซIo porto la vitaยป, ma perchรฉ la vita vive, si esplica, si applica, si muove, mi rende inquieto e insoddisfatto finchรฉ non ho dato tutta la mia vita dove la vita manca.

Lโ€™identificarsi con Cristo non sembri una bestemmia o una presunzione orgogliosa. Liberiamoci da tutti i concetti di falsa umiltร  che ci sono stati inculcati: ciascuno di noi deve essere Cristo non per orgoglio, ma per trasformazione della nostra natura umana nella natura di Cristo. Io devo esser vivo: ovunque la mia persona passa, deve creare e diffondere i doni di vita come Dio.

Il fatto di perdonare, di amare, di donare, di donare nella maniera piรน folle โ€“ ยซDaโ€™ a chi ti chiede, senza domandare indietro; a chi ti domanda il mantello, daโ€™ anche la tunicaยป (Luca 6, 29-30) -, non deve essere osservato perchรฉ Dio ce lโ€™ha detto, ma perchรฉ tale deve essere la nostra natura, se vogliamo essere cristiani.

Come il pane che si lascia transustanziare sullโ€™altare, cosรฌ ognuno di noi deve essere un pane che si lascia trasformare nella realtร  di Cristo; allora tutto sarร  semplice, tutto sarร  naturale e tutto sarร  conforme alle grandi leggi della vita.

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